Avigliano News

1° settembre: Sant’Egidio, il patrono di Avigliano Umbro

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Giornata festiva per il rione aviglianese nel giorno del suo Santo Patrono

AVIGLIANO UMBRO – 1° settembre 2018 – Serrande dei negozi abbassate ad Avigliano Umbro in questo sabato 1° settembre 2018: in paese, infatti, si festeggia il Santo Patrono, Sant’Egidio abate. Una festa, possiamo dire, dimezzata rispetto agli scorsi anni a causa del mancato svolgimento della celebre festa del rione e la conseguente non effettuazione della tipica Sagra degli gnocchi (ne abbiamo parlato in un recente articolo del quale alleghiamo il link: https://www.aviglianonews.it/oggi-e-sant-egidio-il-patrono-di-avigliano/). Non mancheranno comunque le celebrazioni di carattere religioso, con la consueta messa presso la chiesa del Santo (nella foto sopra) e la processione per le vie del paese.

Anche a Montecastrilli Ricordiamo come Sant’Egidio sia celebrato anche in un altro rione del limitrofo comune di Montecastrilli dove, anche qui, si svolge una manifestazione a carattere ludico-religioso (https://www.aviglianonews.it/una-via-in-festa-santegidio-di-montecastrilli/).

Una raffigurazione di Sant’Egidio Abate

Il Santo Qualche curiosità in merito al Santo venerato dagli aviglianesi e dalla chiesa cattolica. Egidio abate è con molta probabilità nato attorno al 640 d.C. ad Atene, in Grecia. Dopo aver passato i primi anni di vita nel paese natio, si trasferisce in Francia, ritirandosi in un luogo deserto presso la foce del fiume Rodano. Trasferitosi poi in una foresta, decide di stabilire qui la sua dimora, vivendo in preghiera e digiunando. Si racconta che Dio, avendo pietà di lui per le sue condizioni di vita, gli mandò una cerva la quale gli forniva giornalmente del latte. Sant’Egidio viene scoperto da Flavio, re dei Goti, durante una battuta di caccia ed entra nelle grazie del sovrano per i molti miracoli da lui operati. Anche se invitato a corte, Sant’Egidio rifiuta e riesce a farsi donare quel terreno dal re Flavio, il quale vi fabbrica un monastero che regala poi al Santo. Presso di esso accorre un gran numero di giovani, i quali vengono presi sotto l’ala protettiva di Egidio abate che li educa secondo le regole benedettine. Lui e gli altri monaci portano maggior civiltà in quella regione, dissodano campi, fertilizzano terreni, aprono vie di commercio e convertono i popoli di quel luogo, attraverso la figura di Gesù Cristo. Egidio, dopo una vita trascorsa tra predicazioni e miracoli, muore nei pressi di Arles (dove aveva sede il suo monastero) attorno al 720 d.C. In questa giornata festiva, auguriamo un buon Sant’Egidio a tutti gli aviglianesi!

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