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21 maggio 2006: Real Avigliano per la prima volta nella storia in Prima Il racconto di quell'impresa (parte 1)

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Tutti coloro che sono tifosi di calcio conservano dei ricordi indelebili, che nonostante passano gli anni di certo non si dimenticano.

Oggi è 21 maggio 2017: così come il 5 maggio del 2002 fu ‘fatale’ all’Inter da un punto di vista calcistico con la Juve, che lo superò proprio all’ultima giornata, il 21 maggio 2006 avvenne qualcosa di straordinario da un punto di vista calcistico per Avigliano intero, la prima promozione della storia in Prima Categoria.

Ci sono voluti anni per raggiungere questo traguardo: cari lettori, mettetevi comodi, in questo articolo ripercorrerò alcuni momenti di quell’impresa che ancora rimane ancora nella storia ed è bella da raccontare a distanza di tanti anni.

In quella stagione, innanzitutto c’era voglia di riscatto calcistico in paese. La società aveva puntato su un mix di giovani del posto, e su un gruppo di giocatori da fuori provenienti per la maggior parte da Narni.

L’allenatore designato a guidare quella Real Avigliano era stato Mauro Lucci, un ex trequartista che da pochi anni aveva ‘appeso gli scarpini al chiodo’ per mettersi seduto in panchina ad allenare.

Si capiva subito che la squadra potesse far bene: mi ricordo tante partite, con emozioni a non finire. Vittorie di misura sia in casa che in trasferta, ma non era bastato. Infatti, La Nuova Dinamo e il Ferentillo avevano preso il largo in classifica, e quindi era difficile recuperare. Ma non tutto era perduto: c’erano i play off da giocare. La squadra arrivata prima era promossa, mentre le altre classificate dalla 2° alla 5° posizione si giocavano il secondo posto che permetteva il salto di categoria.

Sta di fatto che la Real Avigliano si piazzò terza. E negli spareggi fece capire a tutte le inseguitrici che solo lei poteva andare in Prima. La dimostrazione più lampante fu il 7-1 rifilato in trasferta al Casteltodino che permise di disputare la finale in campo neutro a Narni Scalo. E quel giorno domenica 21 maggio 2017 molti tifosi di Avigliano presero la strada che conduceva all’impianto di gioco ‘San Paolo’ per vedere all’opera i propri beniamini contro il Ferentillo

Il team di Lucci vinse 3-2 e conquistò la Prima categoria, ed entrò nella storia calcistica di Avigliano. Mai, prima di allora una squadra del paese era riuscita in una tale impresa.

A distanza di anni, rimane vivo il ricordo degli appassionati. Dopo la partita, infatti, i giocatori raggiunsero le proprie auto situate davanti al Municipio e furono accolti dal sindaco Carla Pernazza, e dalla gente in festa. Si perché quel giorno del 2006 fu festa vera. Si organizzò, infatti, un carro improvvisato trainato da un trattore: alla faccia dei ‘pullman’ decappottabili che accompagnano le squadre che vincono i campionati professionistici: ad Avigliano i giocatori salirono su quel palco improvvisato e fecero festa girando per le vie del paese.

Chiudo questo pezzo con un breve tratto dell’articolo apparso sulle pagine sportive  del ‘Giornale dell’Umbria’ del 21 maggio 2006 e firmato da Andrea Sonaglia

Amanti del calcio state tranquilli, questo sport non sta morendo. Anzi è vivo e vegeto. E se il calcio miliardario che improvvisamente si è scoperto marcio, se non me potete più di Moggi, della Gea, e chi più ne ha più ne metta, prendete i vostri bambini e portateli a vedere la ‘squadretta’ della vostra città. Farà bene al vostro cuore di tifoso tradito. Fidatevi!!Miglior epilogo il campionato di Seconda Categoria non poteva desiderarlo, cinque gol, due squadre che giocano un bel calcio (Avigliano e Ferentillo), una delizia per gli occhi………..Calcio d’angolo per l’Avigliano, colpo di testa di Preterossi, il portiere del Ferentillo Tralascia interviene, ma la palla va a finire sulle gambe di Mariani che non ci pensa un attimo. Tripletta per lui e gran gioia per i suoi numerosissimi tifosi. La Real Avigliano vince meritatamente la partita

Questo è il primo articolo di oggi per ricordare quella magnifica impresa. Più tardi ci sarà una bella intervista che ho realizzato con due giocatori simbolo di quella squadra: Paolo Mariani e Marco Sabatini

Ora non rimane che ricordare a tutti i nomi di coloro che fecero quell’impresa: sono tutti stampati in questa maglietta celebrativa nella foto sotto.

 

I dirigenti dell’epoca erano: Diego Avorio, Luciano Papini, Maurizio Lauretta, Daniele Gentili, Luca Longhi, Daniele Paolucci, Tonino Sensini, Alfio Moroni e Fausto Fiocchi. Oltre alla rosa sopra citata, anche il loro contributo è stato determinante.

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