Avigliano umbro, 8 Marzo 2023 – Oggi si festeggia la giornata internazionale della donna per ricordare le manifestazioni del 1909 negli USA da parte delle donne che rivendicavano diritti politici, ma anche per fare una riflessione sulla realtà femminile che fa fatica a decollare a causa di pregiudizi o per mancati riconoscimenti.
COME NASCE i temi femminili sono stati motivo di dibattito all’ interno del VII Congresso della II Internazionale socialista nel 1907 in cui vi parteciparono 884 delegati di 25 nazioni. Tra questi vi furono le più importanti personalità marxiste del tempo come i tedeschi Rosa Luxemburg, Clara Zetkin e August Bebel, i russi Lenin e si parlo’ della rivendicazione del voto alle donne.
ANCORA PREGIUDIZI nonostante le conquiste acquisite nel campo lavorativo , nella carriera , i dati non sono confortanti in maniera particolare per il perdurare di pregiudizi verso le donne che sono causa di violenza, di femminicidi con 120 vittime nel 2022, dati allarmanti tenendo conto che non vi è una legge a tutela delle donne che vivono convivenze difficili. Dai dati emerge che il femminicidio è simbolo di una società che considera la donna come una merce , è un atto culturale , frutto di una visione che permane nella nostra civiltà’ per cui la donna è “ una proprietà “ del maschio ; da quando , in un famoso processo divino , descritto da Eschilo , Apollo ha stabilito che il vero motore della vita è il padre e la madre è solo il vaso che contiene il “ seme maschile “, alcuni uomini si sono appropriati di un potere viscerale sulla donna e su questo basano la loro identità virile. Lo dimostra anche la distinzione di ruoli che è ancora molto forte; l’ Italia, secondo l ‘ Onu , è uno degli ultimi paesi europei in fatto di partecipazione maschile ai lavori domestici e di accudimento figli o anziani .
CHE FARE? Oggi la nostra riflessione è sulle donne in generale : come non pensare alle giovani Afgane che sotto il regime dei talebani hanno perso ogni diritto alla vita sociale , alle donne iraniane che ogni giorno rischiano di perdere la vita o di essere messe al silenzio da uno stato etico che nega totalmente la loto identità o le donne Ucraine che non hanno più una dimora. Ecco il problema sia di regimi dittatoriali che temono le donne perché sono loro le prime a lottare per la libertà sia però di noi occidentali che dobbiamo cambiare mentalità attraverso una educazione dal basso che imponga un nuovo concetto di integrità della persona e che esiga rispetto verso la libertà della donna .