Rosaro, il paese dove la strada finisce… in festa
ROSARO – 25 luglio 2018 – “Questo è il mio paese, disteso su di una collina, là dove la strada finisce. Qui in questo angolo di mondo, fra queste mura dissestate, c’è racchiuso tutto il mistero di una storia antica, c’è la bellezza e la semplicità di vivere di niente e di tutto e una bellezza che possono vedere solo gli occhi innamorati dei suoi paesani”. Questa composizione di Paola Ciliani (rosaiola d.o.c.) è forse la migliore descrizione che si possa dare del paese di Rosaro, piccolo borgo sito nel comune di Acquasparta. Qui, da venerdì 27 luglio a domenica 5 agosto, si andrà a svolgere la 37° edizione della celebre festa paesana, un tempo nota come “Sagra della Sangria” (bevanda ancora presente nel menù). Per parlare delle novità presenti in questa edizione 2018 abbiamo deciso di ascoltare la voce di Marco Cami, il tesoriere della Pro Loco guidata dallo storico presidente Roberto Perazzoni (nelle foto sotto).
“Per iniziare un breve commento sull’edizione 2017, da te definita la migliore di tutte”
“Noi siamo molto soddisfatti dell’anno scorso. Dal 2016 cerchiamo di dare più qualità alla festa portando dei gruppi più conosciuti a livello nazionale, come fu appunto due anni fa con Castellina Pasi. La scorsa edizione abbiamo invece portato Omar Lambertini e Vincenzi. Anche se il budget per le orchestre è aumentato in maniera considerevole, l’afflusso di clienti è aumentato anch’esso notevolmente dato che l’obiettivo è quello di far partecipare il maggior numero di persone, considerando che la Pro Loco non ha scopo di lucro. La pista da ballo e la tensostruttura di Rosaro sono poi di notevoli dimensioni e quindi occorre un buon numero di pubblico per vederli pieni.”
“In riferimento alle recenti norme della Circolare Gabrielli, avete subito deciso di fare la festa o, come altre realtà, avete preso del tempo per rifletterci?”
“Abbiamo deciso subito di fare la festa, considerando che la nostra struttura era già stata collaudata dalla commissione pubblici spettacoli nel 2017.”
“Quali adeguamenti avete dovuto però effettuare?”
“Ci siamo dovuti adeguare dal punto di vista della safety e della security e per gli addetti antincendio (per i quali rientriamo nelle feste con un afflusso superiore ad 800 persone e perciò abbiamo dovuto portarli da tre a cinque). Ci siamo poi rivolti a Gildo Pambianco, esperto e professionista della sicurezza, il quale ci ha realizzato il piano di safety-security.”
“Questo che impatto ha avuto sui costi?”
“Rispetto allo scorso anno gli adeguamenti hanno influito un 5% in più sulla spesa complessiva dell’anno precedente: si è trattato quindi di un aumento sopportabile, in quanto eravamo quasi in regola. Abbiamo dovuto pagare il piano di sicurezza ed aggiungere un addetto alla security fisso in più rispetto al 2017 (saranno in totale due). Vi sono stati poi alcuni costi minori legati alla delimitazione degli spazi dei parcheggi ed alla illuminazione per l’afflusso del pubblico.”
“Tutto ciò non ha però minato la qualità degli spettacoli”
“Infatti: sono presenti orchestre di eccellente qualità a livello locale, con poi delle serate di punta durante le quali saranno presenti quattro complessi di rilevanza nazionale: Anna Maria Allegretti, Renzo Biondi, Omar Lambertini e Matteo Tassi. Tutto ciò sempre legato al fatto che puntiamo sulla qualità per attirare il maggior numero di persone possibile. In quest’ottica abbiamo puntato ancor di più sulla pubblicità.”
“Vi è poi anche una novità per quello che riguarda la parte enogastronomica”
“Sì, è stato infatti aggiunto al menù lo spezzatino di cinghiale. Il paese di Rosaro è un paese dove tutti si recano a caccia di questo animale. Si tratta quindi di un omaggio ai rosaioli e di un elogio all’uso di prodotti rientrati all’interno della filiera corta, come dettato dalla legge regionale umbra 2/2015.”
Ricchissimo, come sempre, il menù della festa: si parte dal delizioso antipastone (nella foto sotto), per passare alle tagliatelle alla rosaiola (con verdure e salsiccia), agli gnocchi al sugo di castrato, ai picchiarelli all’arrabbiata e per giungere poi ai secondi con la tagliata fredda condita con rucola ed aceto balsamico, la carne alla brace ed, appunto, la novità, lo spezzatino di cinghiale. Da non dimenticare poi la tradizionale torta al testo, farcita secondo i gusti del cliente. Fornitissimo, per i dolci, l’angolo del golosone. Il “paese dove la strada finisce” e tutti i rosaioli sono quindi pronti ad accogliervi a braccia aperte: non vi resta che andare a trovarli.
Infine, il programma della festa del 2018 (nella foto sotto)
Un sincero ringraziamento a Nicolò Sperandei che come sempre ci è vicino e ci supporta. Grazie.
È un piacere Marco!