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Affreschi restaurati, la presentazione ufficiale

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AVIGLIANO UMBRO – Martedì 4 dicembre si è tenuta nella Chiesa parrocchiale di Avigliano Umbro la presentazione degli ultimi affreschi recentemente restaurati e facenti parte, come i precedenti, del ciclo di affreschi del Barbiani.

I presenti Diverse persone del paese e non, hanno preso parte a questa iniziativa voluta da Don Piero, il quale ha introdotto l’incontro precisando che , dopo la restaurazione degli affreschi della parete sinistra della Chiesa, ci si è subito attivati per procedere ai lavori che avrebbero interessato la parte destra. Ciò è stato possibile , precisa Don Piero grazie al generoso contributo di molte persone, che lui ha ringraziato a nome di tutta la comunità. “Questi affreschi infatti, ci tiene a sottolineare il parroco, oltre che un bene che esprime la fede, la cultura e le radici della comunità di Avigliano Umbro rappresentano un bene messo a disposizione di tutti”. “Questa serata, continua, è importante ma è anche e soprattutto un momento di passaggio perché nei prossimi giorni si procederà subito al montaggio del ponte per la restaurazione degli affreschi dell’altra arcata della Chiesa. L’intenzione dunque non è certo quella di fermarsi.”

Il parroco Durante questi 10 anni di lavori di restauro sul ciclo di affreschi del Barbiani, commenta Don Piero, c’è un elemento interessante da evidenziare: da una parte si hanno notizie di archivio sui personaggi che hanno all’epoca contribuito alla realizzazione di questi affreschi, dall’altra vi erano molti elementi non di facile interpretazione; grazie ad un’attenta analisi del materiale cartaceo presente in archivio, si è riusciti ad acquisire maggiori informazioni su quello che si riscontrava all’interno della Chiesa durante i lavori di restauro. C’è stata una vera e propria sinergia tra il documento scritto e quello dipinto ed è proprio questa sinergia che ha permesso di intervenire in maniera corretta durante il restauro.

Una serata ad hoc La serata, a cui hanno preso parte anche le restauratrici e quindi le vere e proprie artefici di questo duro lavoro, è stata pensata in modo da mettere in risalto quanto è emerso al termine di questa fase, evidenziando quindi le differenze tra il “prima” e il “dopo” e sottolineando alcune particolarità venute fuori durante lo svolgimento della restaurazione degli affreschi. La parte di affreschi restaurata ha riportato alla luce le figure di quattro Santi : San Rocco, San Martino di Tours, San Nicola da Tolentino e San Andrea. Questi 4 affreschi sono stati svelati uno alla volta in modo da poter intervallare ogni scoperta con una breve lettura di ciascuna delle vite dei Santi e di alcune curiosità su di essi.Al termine della presentazione ufficiale degli affreschi la parola è tornata a Don Piero il quale ha commentato le figure di questi 4 personaggi , in relazione alla loro raffigurazione in prossimità di quella che all’epoca era l’uscita della Chiesa.

I 4 personaggi Due di loro erano presenti nel territorio aviglianese con due cappelline, San Rocco, protettore dei pellegrini e dalla peste e San Martino, vicino ai poveri e raffigurato nell’affresco come Vescovo; queste loro cappelle poi col tempo furono dismesse e tutto venne confluito nella Chiesa attuale, dove era presente il fonte battesimale. San Nicola da Tolentino era il santo per la giustizia e della gioia, amante della vita e scelto dal Comune di Venezia come patrono. San Andrea , l’apostolo, era il patrono della Russia e che quindi simboleggiava il legame con la Chiesa ortodossa. Uscendo dalla Chiesa e avendo di fronte a sé l’immagine di questi 4 Santi , si chiedeva di avere la capacità di amare la vita, di essere giusti, caritatevoli verso i poveri, la capacità di soccorso e di invocazione contro le malattie e di fedeltà alla tradizione apostolica.

La restauratrice Al termine dell’intervento di Don Piero la parola è passata a Rita, una delle due restauratrici che da 10 anni ha portato avanti i lavori sugli affreschi; lei ha iniziato la spiegazione mostrando ai partecipanti quanto è stato riportato alla luce , confrontando l’arcata di fronte al portone d’ingresso tra com’era prima e dopo il lavoro. Con grande entusiasmo ha sottolineato alcune particolarità visibili nelle pareti affrescate e ha messo in risalto diversi dettagli che lei stessa ha ammesso, sono venuti fuori solo recentemente, nonostante il tutto sia iniziato vari anni fa.

Per finire A conclusione di questa serata, Don Piero ha reso nota l’idea di realizzare dei depliant esplicativi in italiano e in inglese per i visitatori e l’intento di far concludere loro la visita della Chiesa facendo un confronto con le due stanze di Palazzo Vici, dove anche lì è presente la mano del Barbiani.

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