‘Salotto sotto le stelle’ in Piazza dell’Unità, il bilancio della kermesse è positivo
AVIGLIANO UMBRO – 19 agosto 2019 – Il 15 agosto si è concluso il ciclo di del “Salotto sotto le stelle” in Piazza Unità nel centro storico di Avigliano Umbro, organizzato da Il Laboratorio del Paesaggio all’interno dell’Agosto Aviglianese. Il programma ha proposto argomenti diversi per ogni serata, tema comune la voglia di incontrarsi, comunicare, scambiarsi opinioni e riflettere insieme.
Grande successo “Il “Salotto sotto le stelle” ha avuto un successo inaspettato- dice Paola Venturi presidente de Il Laboratorio del Paesaggio- abbiamo proposto un appuntamento di parole e musica che ha dato la possibilità alle persone di incontrarsi e discutere. Partecipazione e condivisione sono state le parole che hanno aperto e chiuso ogni appuntamento. E’ stato molto bello a fine serata vedere che le persone rimanevano a discutere a gruppetti di quello di cui si era parlato, a confrontarsi su temi legati al nostro territorio. Ringrazio tutte le persone che hanno collaborato a questa serie di iniziative sia i soci che i tanti spettatori che si sono avvicinati alla nostra associazione.”
Gemellaggio I temi delle ultime tre serate: dalla storia locale all’apertura al gemellaggio con la Francia, per concludere con una riflessione comune sul valore del paesaggio, sempre con la voglia di scambiarsi opinioni e partecipare al dibattito.
Il 13 Agosto, dopo la visita a Palazzo Vici, un violento acquazzone ha impedito la proiezione del video realizzato a Carnevale durante la manifestazione “Seicento Vicis”, col corteo storico che percorreva le vie del centro ed estratti dello spettacolo in piazza in onore della famiglia Vici, per festeggiare la nascita della piccola Felice Paola. La proiezione è stata poi effettuata la sera di Ferragosto, con un intervento di Lilli Franchini dell’Unitre che ha illustrato una sintetica ricostruzione della storia della famiglia Vici e del’importanza che la loro presenza ha avuto per lo sviluppo culturale e economico del nostro paese, sottolineando il valore del patrimonio architettonico ed artistico costituito dagli edifici storici, in particolare Palazzo Vici e la Chiesa Parrocchiale della SS.Trinità affrescati da Bartolomeo Barbiani nel 1600.
Nella serata di mercoledì 14 agosto con “W l’Europa”, Il Laboratorio del Paesaggio ha proposto il reportage sul viaggio in Francia per la firma del gemellaggio col Comune di Toulon-sur-Arroux. Il video e il commento musicale hanno illustrato il paesaggio della Borgogna e le iniziative di scambio culturale e conviviale tra la delegazione aviglianese e la popolazione di Toulon-sur-Arroux, evidenziando le affinità tra i due Comuni che hanno portato a concretizzare nella firma del patto di gemellaggio, l’impegno a condividere percorsi culturali, economici e sociali per la crescita delle due comunità rafforzando la fraternità europea e gli scambi tra i due Paesi. Interventi degli amministratori della delegazione italiana hanno arricchito la serata con dettagli dei momenti significativi della visita, come la visita al Museo della miniera, le dinamiche di gestione degli spazi pubblici e privati, il sistema di assistenza e servizi ai cittadini.
Il “Salotto sotto le stelle” ha chiuso il ciclo di incontri la sera di Ferragosto con “Paesi e Paesaggi”, proponendo letture dalle composizioni di Franco Arminio, “paesologo” dell’Irpinia impegnato nella valorizzazione dei piccoli borghi e dei centri storici. Le letture hanno fornito lo spunto per riflessioni sul valore delle eccellenze presenti nel nostro territorio ma anche del grande valore del nostro paesaggio ordinario, della nostra campagna, dell’attenzione che tutti devono porre alle trasformazioni del paesaggio costruito e del paesaggio agrario, dell’ambiente e della società, perché come dice Arminio “più che l’anno della crescita ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, al sole che nasce e che muore, ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza.”
(si ringrazia per la collaborazione Eleonora Piacenti)