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Alessandro Brunetti tra passato e presente: da ‘Bobo’ Vieri alla Ternana

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AVIGLIANO UMBRO – 24 agosto 2019 – Alessandro Brunetti, classe, 1971, nato e cresciuto ad Avigliano, professione allenatore di calcio giovanile.

Il calcio in primo piano Alessandro è stato uno dei tanti ragazzi del paese con la passione per il pallone. Ha iniziato a giocare tra amici, e poi con l’Avigliano: “Il mio primo allenatore è stato Alfio Moroni – ricorda- ed ero felice. Mi piaceva quella squadra, fatta di tutti aviglianesi”.

Narni e poi …..il Torino Successivamente cambia squadra e va a Narni nelle file dell’Elettrocarbonium (società all’epoca presieduta da Elio Giulivi che poi sarebbe diventato presidente della Lnd)ed è allenato da Moreno De Angelis ex mister dell’ Avigliano degli anni passati): il suo fiuto del gol non passa inosservato. Lo notano, in particolare, i dirigenti del Torino. “Feci un provino con i granata e lo passai. Da giovanissimo, quindi, andai a giocare con il Torino, trasferendomi nella città piemontese”.Per lui, tanti sacrifici lontano da casa: per arrivare ad un sogno, giocare in serie A. Intanto, vittorie e trionfi con le giovanili.

Bobo Vieri “Nella Primavera del Torino giocavo con un certo Christian Vieri”. A proposito, il nome Bobo, deriva proprio da Alessandro Brunetti. “Mi ricordo che questo ragazzo, possente fisicamente, veniva dall’Australia e parlava poco italiano. Sapevo che suo padre si chiamava Bob, mi venne così naturale in allenamento di soprannominarlo ‘Bobo’” .Detto fatto, ecco Bobo Vieri, che cita nella sua autobiografia “Chiamatemi bomber” proprio Alessandro Brunetti come colui che gli ha dato il nome ‘Bobo’.

Massimo Carlone In quella Primavera del Torino non c’era soltanto Vieri: ‘c’era il terzino Giuseppe Pancaro che ha giocato nella Lazio e nel Milan, c’era Davide Mezzanotti ex Torino e Pescara che ora fa l’allenatore, oltre al difensore Gianluca Atzori, ex protagonista di una delle promozioni più belle della Ternana in serie B: era il 1991-1992.Ma non è tutto, perché nella squadra allenata da Rosario Rampanti c’era anche un giovanissimo Massimo Carlone, attuale tecnico della Real Avigliano: “ Veramente una casualità – commenta Alessandro Brunetti – dopo tanti anni mi sono ritrovato il mio ex compagno Massimo Carlone ad Avigliano, nel paese in cui vivo, che fa il mister ad uno dei miei due figli. Che bello!”

Foto storica: La Primavera del Torino. Alessandro Brunetti è il secondo accasciato a destra. Vicino a lui Massimo Carlone (mister della Real Avigliano). Bobo Vieri è il terzo in alto a sinistra

Serie A Tornando al passato, Alessandro, gioca in attacco e continua a far gol nel Torino. Inevitabile che sia quindi nel giro della prima squadra che gioca in serie A. Nel massimo campionato italiano di calcio, Brunetti esordisce nella stagione 1991-1992 nel match contro la Roma: “Mi tremavano le gambe, però mi ricordo che feci una discreta figura”. Quindi, Brunetti, dopo tanta gavetta e sacrifici diventa il primo giocatore di Avigliano ad aver giocato in serie A.

Lucca, Casale e Prato A fine stagione cambia squadra. Va in serie B nella Lucchese allenata da un certo Marcello Lippi, che sarebbe diventato poi il ct dell’Italia vincitrice del Mondiale 2006: “Feci qualche presenza poi decisi di cambiare aria. Mi voleva il Casale, team piemontese di serie C1, andai lì”. Dopo Casale, per Alessandro si aprono le porte del Prato, sempre in serie C: “Sono stato nella squadra toscana per circa 10 anni, segnando tanti gol e diventando uno dei giocatori con più presenze del club: per me è stata un’immensa soddisfazione”.  Brunetti, quindi, a Prato lascia dei bellissimi ricordi, ed è tuttora una ‘bandiera’ del team toscano.

La filosofia di Brunetti è unica: “Per me giocare a calcio è stato sempre un divertimento. Ad Avigliano, Torino, Prato e nelle altre squadre in cui ho militato, mi sono sempre impegnato per dare il massimo di me stesso. Essendo un attaccante, quindi, il mio obiettivo è stato sempre far gol o sfornare assist per i miei compagni”

Altre stagioni in Toscana e poi il ritorno in Umbria Successivamente, per lui altre stagioni in serie C con le maglie di Rondinella e Poggibonsi. Negli anni 2000, il ritorno in Umbria nei dilettanti. Prima con la Grifo Ponte Torgiano, e poi a Campitello dove decide di ‘appendere gli scarpini al chiodo’. “Mi hanno proposto di allenare i giovani – spiega Brunetti – e allora ho accettato con molto piacere, anche perché penso che fare il mister sia una bella esperienza a livello formativo e la consiglio a tutti. I ragazzi ti lasciano sempre qualcosa di positivo dentro, ed è stupendo stare insieme a loro, farli crescere dal punto di vista calcistico”.

Nessun rimpianto Non c’è il rammarico di non aver giocato l’ultima sua stagione in campo con la maglia dell’Avigliano, la squadra con cui ha mosso i primi passi da bambino, anche se: “La società ha fatto di tutto per farmi vestire la maglia del mio paese. Io purtroppo non ho accettato perché, ripeto, di fronte alla proposta di allenare i giovani, non ho potuto dire di no. Comunque c’è uno dei miei figli (Gianluca –ndr) che milita attualmente nella rosa della Real Avigliano, faccio il tifo per lui”.

La famiglia Alessandro ha due figli, uno Christian che gioca a Campitello, l’altro, ovvero Gianluca che milita nella Real Avigliano: “Li seguo quando posso – commenta- l’importante è che si divertano giocando a calcio come me”.  E poi ha un fratello presidente della Real Avigliano, ovvero Emiliano: “La sua storia è bellissima. Insieme ad altre persone, quando sembrava che la società di calcio del paese dovesse scomparire, ha ricreato entusiasmo mettendosi in gioco, ed ora la Real Avigliano, oltre alla prima squadra, ha un gran bel settore giovanile, nel quale militano tanti giovani del paese”.

A cena Sabato scorso (17 agosto 2019) la cena sociale della Real Avigliano: Alessandro Brunetti e Massimo Carlone, quindi, si sono ritrovati insieme a mangiare dopo tanto tempo. Sicuramente ci saranno stati tanti aneddoti da ricordare.

L’avventura con le Fere La storia di Alessandro Brunetti, aviglianese doc, prosegue e ha un lieto fine. E’ diventato, ufficialmente, infatti, un allenatore delle giovanili della Ternana per la stagione 2019-2020: “Entrare a far parte di una società professionistica così importante come le Fere è per me un onore. Sono grato alla Ternana per avermi dato la possibilità di allenare i ragazzi”. Da segnalare, per concludere, che Brunetti conosce bene il mister della prima squadra rossoverde, Fabio Gallo: “Era uno dei miei compagni con cui a livello giovanile ho vinto un titolo europeo e mondiale in maglia azzurra. E’ un piacere vederlo di nuovo”.

(nella foto di copertina Alessandro Brunetti con la maglia del Campitello)

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