Ora la palla passa agli elettori Si chiude oggi la campagna elettorale degli otto candidati a nuovo Presidente di Regione e dei candidati a consiglio regionale. I "big" in Umbria per convincere gli indecisi.
AVIGLIANO UMBRO – 25 ottobre 2019 – In mattinata a Narni erano presenti i leader del “nuovo” centro-e-sinistra Di Maio, Conte, Zingaretti e Speranza a sostegno di Vincenzo Bianconi. Per loro queste elezioni sono la prima verifica post alleanza e formazione del nuovo Governo. Assente quello che è il quarto polo dell’Esecutivo, non per numeri ma per rimarcata distanza, Matteo Renzi; il senatore aveva già annunciato la sua non presenza nei giorni scorsi.
Chi di certo non “bigia” (o “faja”) un comizio è l’altro Matteo. Salvini è in Umbria da tempo ed oltre a visitare alcuni comuni, Eurochocolate, l’ulivo millenario, sarà in serata a Terni. Nella conca anche gli altri due componenti del tridente pronto a liberare la regione, che ha deciso, con non troppa sorpresa di chiudere con tre eventi separati: Berlusconi e Meloni, entrambi hanno tenuto comizi nel pomeriggio. All’evento di Fratelli d’Italia presente anche Donatella Tesei.
Paradossale Per qualche giorno l’Umbria è stata e sarà al centro dell’attenzione dei media e dell’opinione pubblica italiana. Fino a poco tempo fa il risultato si poteva quasi definire scontato. La trazione leghista aveva aperto un divario insormontabile tra centrodestra e Pd/M5S a livello centrale ed a livello locale. Il partito di Salvini sembrava saper solo crescere dimostrando di avere abbondante consenso popolare con le elezioni europee, maturato con gli atti governativi.
Il Conte bis ha mischiato le carte, ha ri-dato una possibilità e una nuova vita a due partiti: uno, il M5S che stava venendo ingoiato dall’ alleato Lega; l’altro, il PD (& co) privo di visione, il quale sapeva solo ripetere al Paese e a se stesso che al potere c’erano “populisti e fascisti, meglio i nostri governi“, senza fornire un’alternativa, senza comprendere gli errori del passato.
Di colpo la luce. L’abolizione del superticket, la lotta al contante e all’evasione fiscale, il “Green New Deal”, che interesserebbe anche la nostra regione. La situazione sembra ribaltata. A destra il tormentone è “Governo più a sinistra della nostra storia, Governo delle tasse, tornano gli immigrati”. I sondaggi non danno i due schieramenti così vicini, ma dicono che almeno partita c’è.
Il futuro Presidente Tanta difficoltà nella scelta del candidato giusto per poi tenerlo nascosto. L’unica cosa chiara è che i candidati sono stati relegati ad un ruolo secondario, così come i programmi. In ballo c’è molto di più della presidenza. Presentarsi in Umbria e non parlare per e dell’Umbria giustifica la crescente sfiducia nella politica post “tangentopoli” e porta voti solo al partito più ampio presente in Italia, quello degli astenuti. Se al politico è spesso attribuito il ruolo di chi fa promesse e non le mantiene possiamo dire che di promesse e programmi per il nostro territorio ne abbiamo udito poco o nulla. Per chi voteremo domenica, Salvini o Zingaretti? Chiedo scusa, Tesei o Bianconi?