“Cambierà il ruolo sociale del barbiere” I parrrucchieri ripartono ufficialmente il 18 maggio. Intervista a Michele Mosconi
AVIGLIANO UMBRO – 16 maggio 2020 – Tra le tante attività che riaprono ufficialmente da lunedì 18 maggio ci sono quelle dei parrucchieri. Più di 2 mesi di chiusura: era dall’11 marzo che molti esercizi commerciali del territorio erano chiusi per via delle regole dell’emergenza Covid-19.
Abbiamo parlato con uno di loro, Michele Mosconi di Avigliano, che svolge la sua attività dal 1996. La figura del barbiere è una figura storica per il nostro territorio: basti pensare alle antiche botteghe di una volta.
Una chiacchierata per capire le difficoltà e la voglia di ripartire: “Certo, 2 mesi senza clienti è stata davvero dura – dice Michele – all’inizio dell’emergenza ne ho approfittato per fare dei piccoli lavori di ristrutturazione. Poi, sinceramente non vedevo l’ora di riaprire, io che sono abituato a lavorare e invece dovevo stare a casa”.
Le testimonianze d’affetto non sono mancate: “Mi hanno cercato al telefono molti dei miei clienti abituali per avere delle informazioni sulla riapertura. In questi ultimi giorni, poi, ho preso molti appuntamenti telefonici per il 18 maggio, tanto è vero che lunedì sono pieno”
I cambiamenti dopo l’emergenza Covid: “Entrerà una persona alla volta in negozio, solo su appuntamento, munita di guanti e mascherina. E poi sto leggendo adesso bene la nuova normativa. Dovrò togliere le riviste, mettere un termo scanner, pulire gli attrezzi da lavoro con degli spray sanificanti. Ma credo che muterà il ruolo sociale del barbiere, che era quello ricreativo. Nel mio negozio i clienti venivano anche per parlare del più del meno: ad esempio di politica e di calcio. Adesso, con gli appuntamenti distanziati di circa un quarto d’ora l’uno dall’altro questo non sarà più possibile: il rapporto diventerà sempre più freddo e sterile. Mi auguro che soprattutto le persone anziane capiscano quello che sto dicendo, la situazione è difficile per tutti, bisogna darsi una mano a vicenda”
Per quanto riguarda il settore, Michele afferma: “Credo che le attività più grandi saranno quelle penalizzate dalla crisi. So di altri miei colleghi con dipendenti che sono in difficoltà, allo stato attuale penso che è difficile mantenere dei collaboratori. Sono solidale con chi è in difficoltà”.
Sulla possibilità di apertura anche nei giorni di riposo, ovvero di lunedì e di domenica, Michele dice: “Io, a parte lunedì 18 maggio che tornerò al lavoro, farò l’orario che va dal martedì al sabato. Lavorando da solo, devo anche avere lo spazio per il mio tempo libero, e nello stesso tempo aiutare mia madre che è anziana”
Sugli aiuti e sulle nuove regole del Governo, il barbiere aviglianese dichiara: “Certo, se le nuove regole fossero state un po’più tempestive, sarebbe stato meglio. Ieri il Governo ha fatto la riunione con le Regioni, ed è stata decisa la data di riapertura, con tutta la normativa annessa. Ad esempio, so che dovrò avere in dotazione un termo scanner che ho comprato in farmacia, ma arriverà a ridosso della riapertura. Ripeto, se avessi avuto più tempo per studiare le nuove leggi, sarebbe stato ottimale per me. Quindi, mi aspettavo dallo Stato un po’ più di comunicazione” .
Infine, un messaggio per tutti i clienti: “Diamoci una mano, bisogna adattarci alle nuove regole. Una volta che è stato fissato l’orario dell’appuntamento, arrivare in maniera puntuale”