La giornata del ricordo La tragedia dimenticata
AVIGLIANO UMBRO – 10 febbraio 2022 Dopo anni di silenzio, soltanto nel 2005 il parlamento italiano ha deciso di dedicare una giornata , il 10 febbraio , al ricordo delle vittime delle foibe. Ma perché tanto attendismo ? Bisogna ricostruire i fatti di una vicenda drammatica della nostra storia risalente alla seconda guerra mondiale.
Gli eventi I massacri avvennero in due fasi. La prima si verificò in Istria nel 1943, quando il crollo del regime fascista permise ai partigiani jugoslavi guidati da Josip Broz detto Tito ( leader del partito comunista) di occupare la penisola e di effettuare il massacro di centinaia di italiani. La seconda fase, più lunga e sanguinosa, si svolse nel 1945, al termine della guerra, ed ebbe il suo epicentro nei territori di Gorizia e Trieste, quando al collasso delle potenze dell’ Asse, , i partigiani comunisti uccisero migliaia di fascisti, di militari e di jugoslavi collaborazionisti. Furono uccisi anche moltissimi innocenti , donne , bambini e anziani, ci furono regolamenti di conti e atti di criminalità’.
Cosa resta dell’ eccidio restano le cavità carsiche , tipiche della regione Giulia ma presenti anche nell’ Istria , in particolare quella di Bassovizza a Trieste dove nel 1992 sono stati ritrovati 2000 corpi e oggi è un importante monumento al ricordo di chi è morto nella totale crudeltà. Infatti i condannati venivano legati l’un l’altro con un lungo filo di ferro stretto ai polsi, e schierati sugli argini delle foibe e quando si apriva sui primi tre o quattro della catena , trascinavano con sé gli altri sventurati, condannati così a sopravvivere per giorni sui fondali delle voragini, sui cadaveri dei loro compagni, in una sofferenza totale.
Le ragioni del silenzio Dal 1943 al riconoscimento della giornata trascorsero ben 70 anni perché vi era una tacita complicità e una stretta amicizia tra il partito comunista italiano guidato da Palmiro Togliatti e quello jugoslavo di Tito. Solo dopo il crollo del muro di Berlino 1989 e del comunismo sovietico che si ruppe il silenzio. Ma ancora oggi ,nonostante tutto, c’ è chi tenta di negare le foibe per ragioni ideologiche di difesa del comunismo e questa giornata è vissuta in modo controverso. È sbagliato perché è la storia che ha ormai giudicato questi fatti e ce li riconsegna come crimini contro l’ umanità senza altre prese di posizione.