Giù le mani dalle donne Come fermare la violenza
Avigliano Umbro , 25 Novembre 2022- nel 1999 , ben 23 anni fa, l’ assemblea generale delle Nazioni Unite ha fissato in una risoluzione di legge questa giornata per ricordare tutte le violenze perpetrate sulle donne e dire no alla violenza sul gentil sesso che negli ultimi anni rappresenta una piaga del nostro paese e non solo. L’idea è nata da un’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet, Zapatos Rojos, realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, e ispirata all’omicidio della sorella per mano del marito e alle centinaia di donne rapite, stuprate e assassinate in questa città di frontiera nel nord. .Poi l’ installazione è stata ripresa da altri paesi del mondo, fra cui Argentina, Stati Uniti, Norvegia, Ecuador, Canada, Spagna e Italia.
La norma: Nella risoluzione 54/134 viene precisato che si intende per violenza contro le donne “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”. Dunque emerge una condanna verso qualsivoglia forma di violenza proprio perché occorre debellare il problema, visto che dalle statistiche, ci sono dei dati allarmanti, nel 2021 ci sono stati 104 femminicidi , per non citare le aggressioni e violenze sessuali.
Cause: studiosi , esperti , psichiatri provano a dare delle spiegazioni in merito partendo da un retaggio ormai atavico che è parte integrante delle nostre viscere ossia là mentalità maschilista che fa gravitare tutto intorno al maschio e che reputa la donna un oggetto di possesso. In più, secondo la tradizione classica, in un famoso processo divino, descritto da Eschilo, il dio Apollo ha stabilito che il vero motore della vita è il padre e la madre è solo un vaso che contiene il seme maschile.
Sembra scontato, eppure tutto riconduce a questa visione, lo vediamo anche dalla divisione dei ruoli che si basa sull’ idea che maschi e femmine siano destinati per natura a ruoli specifici, come dichiara l’ Onu, l’ Italia è uno degli ultimi paesi europei in fatto di partecipazione maschile ai lavori domestici .
Che fare oggi?: I casi di violenza degli ultimi anni dimostrano proprio il principio della proprietà ossia il fatto che l’ uomo ha puntato tutto sulla famiglia come suo possesso e quando ciò viene meno, a causa di separazioni, divorzi allora entra in crisi ed esplode la violenza omicida perché non si riesce ad accettare la perdita e i cambiamenti. Pertanto, non bastano leggi severe contro il femminicidio e le violenze, ma va fatto un lavoro più capillare di rieducazione dei ruoli e dell’ importanza di tutelare e rispettare le donne perché siano considerate alla stregua degli uomini in tutti gli ambiti , anche quello lavorativo . Inoltre, se si vogliono impedire le tragedie occorre seguire il modello americano che di fronte alle denunce interviene in maniera tempestiva ed inserisce le donne in strutture protette e rieduca il marito o il compagno violento. Quindi occorre investire sulle strutture protette ed essere vicini alle donne se vogliamo una società che ponga al centro l’ integrità della persona e tuteli la famiglia.