Passato e presente

Dalla resistenza alla liberazione La memoria del 25 Aprile

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Avigliano Umbro , 25 Aprile 2023: data simbolica della liberazione dal nazifascismo quando proprio in quel giorno nel 1945 anticipando l’ arrivo degli alleati ,  il comandante Cadorna ,  militare del Comitato di Liberazione Nazionale ( CLN) espressione della resistenza italiana, diede l’ ordine all’ insurrezione delle forze partigiane che liberarono Torino, Milano, Genova, Bologna.

L’importanza di resistere: l’ 8 settembre del 1943  , siglato l’ armistizio con gli angloamericani,  rappresenta una data spartiacque nella storia nazionale perché segna l’ inizio di una nuova stagione politica e militare che consentì la nascita di una nuova identità comune , legata ai valori democratici. Sul significato ed il valore della resistenza gli storici  si sono divisi,  offendo diverse visioni che ci fanno comprendere come mai nel nostro paese  questa giornata sia vissuta nelle polemiche e contrasti tra partiti.

Cosa fu la resistenza: gli storici fino alla fine degli anni  settanta vedono nella resistenza l’ aspirazione del popolo italiano ( operai , contadini nel partito Socialista, Comunista e d’Azione ) che ricerca  non solo la libertà ma giustizia sociale. Negli anni ‘ 80 alcuni storici hanno interpretato nella resistenza un momento di crollo dell’ identità nazionale proprio perché in Italia la nazione lungi dall’ essere preesistente allo stato ma anzi  una creatura , un suo effetto derivato. La visione  più recente  punta a considerare la resistenza sia  come una guerra patriottica e una guerra di classe che avrebbe visto la sconfitta non solo delle forze armate nazifasciste ma anche del patronato che si era legato al regime.

La svolta: Con il patto di Salerno dell’ Aprile 1944 stipulato tra Vittorio Emanuele III e il Comitato di liberazione nazionale si decise di rinviare a fine guerra la scelta tra monarchia e Repubblica attraverso l’ elezione di una assemblea costituente per sostituire lo Statuto Albertino con la Costituzione. L’ Italia si epura da vent’anni di dittatura fascista che ha ucciso lo stato liberale con le leggi fascistissime che hanno tolto tutte le libertà individuali reinserendo la pena di morte per i reati  politici e il confino per gli oppositori. Da ultimo la vergogna delle leggi razziali assimilate  dalla Germania.  Da chiedersi come mai tardivamente si è mossa la lotta e l’ opposizione al fascismo e  la risposta degli storici è legata alla natura tutta particolare delle vicende del nostro paese;  infatti è stata l’ Italia ad inventare il fascismo e dunque attraverso la resistenza si trovò’ a combattere non solo contro un nemico esterno ma anche contro se stessa , alla ricerca di una sua identità .

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