Acquasparta, incidente mortale nella mattinata I dettagli
Acquasparta, 1 Agosto 2024 Lo stesso albero contro cui, nella notte fra il 17 e il 18 settembre del 2020, lungo la strada provinciale 113 Tiberina, aveva perso la vita il 54enne Gabriele Pecci di Acquasparta. A distanza di quasi quattro anni da quel sinistro, un altro veicolo – un minibus – è finito contro la stessa pianta. A perdere la vita è stata una 64enne di Terni, soccorsa dagli operatori del 118 e trasportata all’ospedale ‘Santa Maria di Terni in condizioni molto gravi. I medici hanno fatto il possibile per salvarle la vita, ma la donna – dipendente di una ditta privata di trasporti – è deceduta nella mattinata di giovedì.
La dinamica dei fatti Secondo quanto è stato possibile apprendere, la 64enne ternana era al volante del minibus, partito alle 7.05 di giovedì mattina da Acquasparta e adibito al servizio di linea lungo la tratta che raggiunge anche le frazioni di Portaria e Cesi, e quindi Terni, senza passeggeri a bordo. Lungo la ‘dritta’ della strada Tiberina, all’altezza di Furapane, la donna ha perso il controllo del veicolo – non ci sarebbero segni di frenate sull’asfalto – andando a finire contro l’albero posto sul lato destro della carreggiata. Tremendo l’impatto, che non ha coinvolto altri veicoli né persone, ed i soccorsi sono stati allertati da altri automobilisti di passaggio.
Soccorsi La donna è stata soccorsa dall’ambulanza che l’ha condotta d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni, dove è purtroppo deceduta. Le indagini su quanto accaduto, coordinate dalla procura di Terni nella persona del pm Raffaele Pesiri, sono condotte dai carabinieri del comando stazione di Acquasparta – afferente alla Compagnia di Terni – che hanno svolto i rilievi per ricostruire ogni dettaglio. Fra le ipotesi, non si esclude – vista anche l’assenza di frenate – quella del malore che potrebbe aver colpito la donna poco dopo aver iniziato il proprio turno. La salma è stata posta a disposizione dell’autorità giudiziaria ternana per gli accertamenti medico legali che intenderà disporre, a partire dall’autopsia.
Precedente Nel settembre del 2020, l’incidente che costò la vita a Gabriele Pecci – era di notte – era stato causato dall’attraversamento di un cinghiale, colpito dall’auto del 54enne poi finita contro l’albero. Questa volta non sembrano esserci stati impatti con animali o altro, prima dello schianto – purtroppo rivelatosi ancora una volta fatale – contro la pianta.