Passato e presente

25 Aprile: In Nome della Democrazia Riflessioni sulla Festa di oggi

159

Avigliano Umbro 25 Aprile 2025 . Oggi il nostro paese a distanza di ben 80 anni celebra il giorno della liberazione quando in questa data il CLNAI il Comitato di Liberazione per l’ Alta Italia pubblicò il proclama attraverso quale assumeva “ tutti i poteri civili e militari “ nelle terre ancora occupate dalle forze nazifasciste. Il proclama è considerato l’ atto popolare che chiude il movimento della resistenza e avvia la nascita della democrazia; i il proclama dava una dimensione popolare alla resistenza , ai partigiani che intendevano ribadire i valori : la lotta al nazifascismo, la conclusione delle guerra e la costruzione e la difesa della legalità democratica.

LA RESISTENZA italiana mostrò elementi di originalità rispetto ad altri contesti perché ,prima di tutto, si sviluppò in una nazione che aveva” inventato “ il fascismo e quindi attraverso la Resistenza si trovò a combattere non solo contro un nemico esterno, ma anche contro sé stessa , alla ricerca della propria identità. Inoltre altra caratteristica fondamentale è che nel movimento della resistenza vi confluivano forme diverse di antifascismo: quello storico degli anni ‘20 di coloro che avevano vissuto il confino e il carcere, un antifascismo diffuso ma instabile frutto dell’ esasperazione della popolazione di fronte alla guerra; da ultimo un antifascismo più ideologico degli operai delle fabbriche e dei braccianti del Nord.

IL VALORE di questa festa che ancora oggi continua a generare polemiche consiste nel fatto che il popolo italiano è riuscito a vincere la dittatura e a fare trionfare la libertà dopo il ventennio fascista in cui attraverso le leggi fascistissime del 1925 i cittadini avevano perso completamente ogni libertà. Il problema nel nostro paese è che ,rispetto a quanto è avvenuto in Germania , in cui c’ è stato il processo di Norimberga (1945-46) che di fatto ha consentito di condannare pubblicamente e definitivamente il nazismo e tutti i gerarchi per i crimini commessi , non abbiamo avuto una Norimberga italiana e per questo una condanna assoluta del fascismo non è stata effettuata e ancora oggi alcuni nell’ opinione pubblica sostengono che il regime “abbia fatto cose buone “ fino a quando non si è allineato con Hitler. Ecco l’ errore clamoroso che sminuisce gli effetti negativi della dittatura fascista.

OGGI questa festa deve rappresentare il desiderio di lotta contro tutte le forme di abuso di potere che negano e calpestano i diritti. Deve essere una riflessione sulla solidità delle nostre istituzioni democratiche da possibili attacchi da parte di chi si erge a paladino della democrazia e poi invece costruisce muri, fa politiche discriminatorie contro i disabili e ricrea quella società dell’ odio non molto dissimile dall’ epoca nazista.

Il 25 Aprile sia la giornata della libertà e dei diritti di ogni uomo contro le derive di potere che da più parti stanno tornando in scena.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *