Comunicato stampa

L’eccellenza a casa nostra…non d’elite Racconti di vita quotidiana dei genitori del 'Cottolengo' di Avigliano

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Riceviamo e pubblichiamo con immenso piacere un articolo scritto interamente dai genitori dei bambini che frequentano il ‘Cottolengo’ di Avigliano Umbro.

“Ore 8.30 si apre la porta della scuola materna Cottolengo e suor Rosetta accoglie i primi mattinieri bimbi che frequentano la scuola…..ed ecco che uno dietro l’altro arrivano tutti fino alle 9.00…

Dopo il “Buon giorno” e i “..Ei ..come stai questa mattina??..Hai dormito bene”? i piccoli sotto lo sguardo compiaciuto dei genitori o degli infaticabili nonni prendono la loro scatolina delle scarpe e si cambiano per entrare in classe.

“E’ si…è una buona abitudine” come racconta una mamma “ a casa le scarpe si cambiano per non portare dentro ciò che si è pestato fuori…e lo stesso si fa a scuola”.

Da soli!! Certo un aiutino è ben accetto ma l’autonomia che maturano facendo questa piccola pratica quotidianamente, sarà utile per lo sviluppo di tante altre capacità date da noi grandi per scontate.

Poi ecco…il giacchino si ripone nel proprio armadietto  e con attenzione i bambini entrano nelle loro classi poste al primo piano dell’edificio, accolti dalle maestre Agnese, Francesca e Valentina, per iniziare una nuova giornata di scuola.

A scandire la mattinata ci sono attività didattiche , momenti ricreativi, giochi, preghiere e il buon mangiare preparato dalla signora Marisella ( con qualche consiglio di Suor Nazarena!!!)  per rifocillarli e farli vivere serenamente e a pancia “piena” il pomeriggio, durante il quale i piccoli ( i bambini del primo anno) riposano nell’area riposino fino alle 14.45 cullati dalla presenza di Suor Cecilia , mentre i grandi e i mezzani  seguono attività  manuali, di musica, psicomotricità ed inglese .

Ore 15.15 si riapre la porta della scuola e i genitori  in pole position pronti a  prendere i loro piccoli studenti ed  ascoltare come hanno trascorso la loro giornata dopo una bella merenda, lasciano campo libero all’infaticabile signora Rosella che riordina, igienizza gli ambienti per accoglierli l’indomani .

Parlando con alcuni genitori ci si rende conto di come la scuola Cottolengo sia parte integrante  da ormai 110 anni del paese Avigliano…di come sia una realtà viva e vitale nella quale crescono e si formano bambini che un domani saranno uomini e donne in grado di stare insieme agli altri condividendo il proprio tempo e i propri spazi.

La Condivisione è una parola chiave tra gli obiettivi prefissati dalla direzione didattica e dalle maestre-. I bambini imparano a condividere ciò che hanno nonostante la difficoltà naturale che ci può essere, imparano a rendersi conto che è bello dare ali altri una piccola parte di ciò che si ha  per stare bene.

Lo “stare bene”…ecco l’auspicio e la speranza di tutti i genitori che affidano i propri figli ad una agenzia educativa importante come la scuola…” i bambini stanno bene perché giocano, fanno esperienze significative per il loro processo di crescita, incontrando persone che possono contribuire ad ampliare le loro conoscenze  anche solo quelle legate al territorio in cui sono nati o stanno crescendo” racconta un papà.

Una mamma  con un tono sommesso esclama…”mannaggia ..per noi questa esperienza sta per finire!”…è si anche per i bambini grandi della scuola Cottolengo si è agli ultimi mesi prima del passaggio alla scuola elementare.. un passaggio importante , magari difficile per alcuni aspetti, ma certamente aiutato da un bel bagaglio preparato per ciascuno di loro fatto di sorrisi, incoraggiamenti per aiutare la loro autostima, fatto di piccole cose “scontate” per noi adulti come sapersi allacciare le scarpe, o mettersi il giacchino o impugnare la matita  nel modo corretto…o “fare” semplicemente il bambino rispettando chi si ha accanto.

Questa valigia è quasi pronta…e per i piccoli e mezzani…lavori in corso!!..con la sicurezza che il processo educativo avrà successo se i genitori, i nonni, la comunità , le maestre , il personale che collabora nella scuola vedranno nel bambino il centro di tutto, lasciando in secondo piano risentimenti e  critiche non costruttive , sicuramente non edificanti per i nostri piccoli studenti!”

 

 

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