Paolo Mariani e Marco Sabatini, due dei protagonisti del 21 maggio 2006 L'ex bomber: "Forti emozioni", l'attuale mister: "Ho Avigliano nel cuore"
La seconda parte del racconto di quel 21 maggio 2006 è dedicata ai protagonisti, che non sono stati a scelti a caso. Certo, bisognerebbe intervistare tutti quelli che hanno dato un contributo alla storica promozione della Real Avigliano in Prima, meriterebbero ampiamente la copertina, sia giocatori che società. Ho scelto due elementi della rosa: in primis bomber Paolo Mariani, che con i suoi gol (soprattutto la tripletta nella finale play off con il Ferentillo) ha trascinato la squadra verso il salto di categoria. Non poteva mancare anche il difensore Marco Sabatini, la cui storia è da libro cuore. A 36 anni, dopo la partita vinta nella sua Narni, dove è nato e cresciuto, ha deciso di ‘appendere gli scarpini al chiodo’ e di diventare un allenatore. Oggi è il tecnico della Narnese, che milita nel campionato di Eccellenza, la massima categoria umbra, ed è uno dei mister più stimati a livello regionale.
Partiamo da Paolo Mariani (il secondo da sinistra), classe 1977: “Fu un anno bellissimo. C’era un gruppo eccezionale, sotto tutti i punti di vista. Ognuno aiutava l’altro, ed era questo lo spirito che regnava. La società poi non ci fece mancare niente: anche se eravamo lontani dal primo posto, credevamo nell’obiettivo della promozione tramite i play off”
E bomber Mariani a suon di capolavori trascinò la Real Avigliano in Prima: “Mi ricordo che avevo spesso problemi fisici – racconta Paolo – nella settimana precedente al match con il Ferentillo, mi sono allenato poco per uno stiramento. Ho stretto i denti e sono sceso in campo per dare una mano alla squadra. Sicuramente uno dei gol più belli della mia vita calcistica è stato quello del 3-2 segnato nello spareggio, una gioia pazzesca”
L’eco dell’impresa: “Tutto il paese partecipò ai festeggiamenti successivi – dice l’ex attaccante della Real Avigliano – fu un’emozione grandissima che ancora conservo con piacere nei mie ricordi”
Tra poco metteremo le parole di Marco Sabatini, Paolo Mariani lo omaggia così:”Marco Sabatini era un fenomeno. Aveva una grossa personalità in campo, ci dava una mano. Ripeto c’era un clima eccezionale, e poi c’era anche mister Lucci, un ragazzo come noi che ci incoraggiava sempre a dare il massimo”
Allora, eccolo finalmente Marco Sabatini (nella foto a sinistra) prima doverosamente evidenziando le qualità tecniche di Paolo Mariani: “Nella mia carriera, ho avuto tantissimi compagni di squadra. Lui indubbiamente è stato il più forte attaccante con cui ho avuto il piacere di giocare insieme. Sicuramente meritava di militare in categorie professionistiche. Spero di rivederlo presto, per abbracciarlo perché mi regalò delle belle emozioni, soprattutto la tripletta nello spareggio con il Ferentillo”
Il racconto dell’attuale mister della Narnese prosegue: “Mi ricordo tutto di quella stagione per filo e per segno. Arrivai ad Avigliano, e mi sembrava di essere in una famiglia. Per questo motivo quell’annata e quel giorno 21 maggio 2006 ce l’ho nel cuore. Spesso, infatti, la racconto ai miei giocatori che ho. Quell’impresa mi insegnò che i campionati si vincono, al di là della categoria, quando si è uomini sotto tutti i punti di vista. E io decisi di smettere da vincitore di un campionato, a 36 anni con la maglia della Real Avigliano”.
Sabatini torna a quel 21 maggio 2006 e non solo: “Alcune settimane fa, durante la festa di Narni, ho incontrato alcuni ragazzi di Avigliano che hanno giocato con me in quell’annata e mi sono ancora emozionato nel ricordo. Anche perché dopo ci furono le feste di rito. Passerella con il trattore per le vie del paese, varie cene a Narni e poi una gita a Riccione. Sono passati 11 anni: auguro a tutte le persone di trovare una società splendida così come l’ho trovata ad Avigliano, per non parlare poi di tutti i miei compagni di squadra”.
Dopo la carriera da calciatore Marco Sabatini decide di diventare allenatore: “ Sono stato per due anni a Massa Martana, e poi ecco l’esperienza di Narni con la Narnese. Prima ho avuto la fortuna di fare la ‘gavetta’ come vice di Otello Trippini un grande professore di calcio, e poi nel 2016 la Narnese mi ha dato la possibilità di allenare la prima squadra. E’un esperienza bellissima”.
Infine, una promessa: “L’ho detto ai ragazzi di Avigliano, tornerò quest’anno durante l’Agosto Aviglianese a cena, per rivedere e salutare tutti con piacere”