Casteltodino in festa. Molti eventi gastronomici, folkloristici e musicali Dal 22 giugno all’8 luglio la 39° edizione della kermesse: il primo appuntamento con 'Er Sagra'
Con questo articolo inizia il nostro tour “virtuale” all’interno delle feste paesane con le quali ho la fortuna di collaborare da più o meno anni. Il percorso parte da Casteltodino, ridente frazione di circa 1.200 abitanti nel comune di Montecastrilli. Qui nel 1979 si decise di dare vita ad una festa, che giunge quest’anno alla sua 39a edizione confermandosi come una delle più longeve a livello locale, la cui regina è un animale dedicato ai palati degli intenditori: la lumaca di terra.
Essa è da sempre stata la regina della Sagra ed un tempo dei probi volontari la andavano a raccogliere a mano nei giusti periodo dell’anno, un lavoro praticamente impossibile oggi. Le lumache sono state proposte in diverse versioni (con la pasta, arrosto…), ma la sua presentazione classica è stata, è e sarà quella delle “lumache al chiodo”: i molluschi vengono lungamente cotti nei loro cocci in un saporito sugo (i cui aromi rimangono ovviamente segreti!) per poi essere serviti. Il “chiodo” presente nel nome del piatto ha un significato storico: un tempo le lumache erano infatti accompagnate da un chiodo in ferro per poterle estrarre dal loro coccio. Oggi, soprattutto per ragioni igienico-sanitarie, il chiodo è stato sostituito da due comodi stecchini di legno.
Lumache, ma non solo. Vengono infatti rappresentati molti dei tanti sapori del territorio: la coratella di agnello, i fagioli con le cotiche, i picchiarelli al ragù (simili ai manfricoli aviglianesi, ma più larghi), gli gnocchi al sugo di castrato, le braciole di castrato arrosto, lo scottadito di vitella e le particolari stringhette di maiale (spesse fette di pancetta cotte sulla brace). Da non dimenticare poi la torta (o pizza) al testo casteltodinese che presenta una caratteristica molto particolare: è senza lievito. La mancanza dell’agente lievitante permette ad essa di rimanere più bassa e più croccante. Una delizia da provare anche con la “barbazza” e con la “spalletta”, oltre che con gli altri più classici ingredienti (prosciutto, formaggio, salsicce alla brace, erba cotta…).
Oltre a quelli eno-gastronomici, la festa di Casteltodino valorizza anche gli aspetti storico-culturali legati al paese: dallo scorso anno la festa inizia infatti con quattro serate medioevali nelle quali si esibiscono diversi gruppi folkloristici del territorio umbro. Da quest’anno sarà poi possibile cenare all’interno del centro storico, dove sarà presente (dal 22 al 25 giugno) l’Hostaria de l’Acuto, con piatti ispirati alla tradizione medioevale. Le giornate medioevali si concludono con il “Palio de l’Acuto” (giunto quest’anno alla sua 34a edizione), ispirato alla figura storica realmente esistita di John Hawkwood (italianizzato in Giovanni Acuto dal Machiavelli), condottiero e cavaliere medievale olandese che nel 1366 assediò Casteltodino, che in quegli anni era annesso al territorio di Todi. Un tempo nel palio a sfidarsi erano i quattro rioni di Casteltodino (Centro, Via Amerina, Via Ternana e Via Tuderte), mentre le edizioni più recenti hanno visto la partecipazione degli altri paesi del comune di Montecastrilli.
Dall’ottobre del 2013 a capo dell’Associazione Turistica Pro Loco Casteltodino (nata nel 1982) e della relativa festa vi è il vulcanico presidente Emanuele Capradossi, il quale è coadiuvato da un ampio gruppo di giovani, impegnati nell’organizzazione del “Beer Saloon” presso gli impianti sportivi, oltre che dall’Associazione PortAperta (guidata dal presidente Bruno Picecchi), la quale ha nel 2013 preso in mano la “Festa di Primavera”, giunta quest’anno alla 23a edizione.
Vogliamo chiedere ad Emanuele (nella foto sotto a sinistra)….Quali sono i principali obiettivi che la Pro Loco vuole raggiungere attraverso la festa? Quale immagine vogliono dare i casteltodinesi del loro paese?
“Attraverso la nostra festa vogliano dare un’immagine di bellezza e di allegria, per fare sì che Casteltodino sia un paese attivo, sempre presente e che crei delle serate “al top”. Abbiamo un’ottima collaborazione sia con i giovani del nostro paese, i quali organizzano il “Beer Saloon” (con le migliori birre artigianali nazionali ed internazionali), sia con i rappresentanti di PortAperta, che garantiscono un aiuto insostituibile in taverna e alla pista da ballo.
Cerchiamo anche di valorizzare la parte storica del nostro borgo, molto bella ed interessante, ma che necessita di una migliore conoscenza e ciò quest’anno lo facciamo organizzando anche “l’Hostaria dell’Acuto” nel centro storico, con piatti prettamente medioevali. Sarà comunque presente anche la Taverna al Palazzo di Massa per coloro che preferiscono piatti più tradizionali. Possiamo dire che “ci facciamo in due”
Tre motivi per venire a Casteltodino…..
“Il primo è la sincerità dei Casteltodinesi, il secondo la bellezza dei nostri spettacoli ed il terzo l’allegria ed il divertimento che vi offriamo. Detto ciò, vi aspettiamo tutti alla nostra fantastica festa!”
Anche io vi aspetto, non mancate!
Nicolò Sperandei detto ‘Er Sagra’
Sotto, una piccola foto gallery