Agosto Aviglianese, un finale senza fuochi artificiali Il presidente della Pro Loco: "Costretti a non farli per diversi motivi"
Lo spettacolo pirotecnico dell’Agosto Aviglianese quest’anno non si farà.
A ormai pochissimi giorni dall’inizio della 42esima edizione dell’Agosto Aviglianese l’entusiasmo è, come tutti gli anni, alle stelle, ma tra questo clima di euforia e trepidante attesa, c’è purtroppo una nota dolente che negli ultimi giorni si è diffusa per il paese, provocando un forte malcontento negli abitanti di Avigliano, e che trova conferma nelle parole del presidente della Pro Loco di Avigliano Umbro, Mirko Venturi (nella foto sotto a sinistra). Abbiamo chiesto a Mirko le ragioni per le quali uno degli appuntamenti più attesi della festa, quest’anno non andrà in scena.
“Mirko, la voce che circola da giorni alla fine è verità. I caratteristici fuochi quest’anno non si faranno.”
“Esatto. Purtroppo quest’anno l’Agosto Aviglianese non si concluderà come in tutte le scorse edizioni. A noi della Pro Loco dispiace moltissimo, perché avremmo voluto regalare a tutti i cittadini uno spettacolo pirotecnico di grande livello.”
“Quali sono i motivi principali di questa rinuncia?
“ Sono: in primo luogo la questione burocratica, che si sta facendo sempre più complicata; carte e permessi vanno ogni anno ad aumentare, e inoltre le misure restrittive che la Regione Umbria impone alle piccole realtà come ad esempio la Sagra del Manfricolo ci obbligano a proporre degli spettacoli di basso livello, che sinceramente non ci sentiamo di proporre alla nostra popolazione. Oltre a questo, anche le misure di sicurezza ci hanno in qualche modo “tarpato le ali”; infatti, come molti ricorderanno, negli ultimi anni siamo stati costretti a cambiare il luogo dal quale i fuochi venivano sparati, producendo in alcuni casi dei risultati piuttosto scarsi, e che hanno lasciato molte persone con l’amaro in bocca.”
“Si vocifera anche di qualche lamentela da parte di alcuni cittadini…”
“Esatto. Purtroppo questo è un problema che c’è sempre stato, non soltanto per i fuochi. Le persone a cui abbiamo chiesto il permesso di utilizzare il loro terreno, ci hanno risposto in maniera negativa, escludendo qualsiasi possibilità. È chiaro che di fronte ad una situazione del genere, insieme ai motivi che ho elencato prima, siamo stati costretti, a malincuore, a prendere questa decisione e ad arrenderci al sistema burocratico e ai dinieghi. Dopo anni di divieti, cambiamenti forzati e reclami, abbiamo capito che non ci sono più le condizioni per mettere in scena lo spettacolo pirotecnico. Ho pensato di mettere al corrente l’intera comunità, in quanto i fuochi d’artificio sono stati sempre un modo, da parte della Pro Loco, di ringraziare tutte le persone che ogni anno ci sostengono e ci aiutano per realizzare l’Agosto Aviglianese.”
“Ovviamente gli eventi della festa non faranno rimpiangere i fuochi d’artificio…”
“Assolutamente no. Quest’anno il palinsesto è davvero ricco, in entrambe le piazze. Ci saranno dei nuovi gruppi e complessi ampliamente affermati, che vi faranno divertire e ballare per tutta la durata della festa. E ovviamente la Taverna, che è pronta ad accogliere le persone che verranno, per tutta la durata dei festeggiamenti. Quindi colgo l’occasione per invitarvi tutti a partecipare numerosi. Noi vi aspettiamo, come sempre, a braccia aperte.”
Una decisione, che, quindi, lascia l’amaro in bocca. E molte persone dovrebbero riflettere, soprattutto quelle che fanno le leggi a livello nazionale in termini di sicurezza. D’accordo che tutti i cittadini vanno sempre tutelati, ma emettere lo stesso tipo di normativa per una sagra di un paese di 1800 abitanti che certamente si riempie di turisti e visitatori durante la manifestazione, ed equipararla ad un evento che coinvolge migliaia di persone come può essere la visione di una finale di una partita di calcio di Champions League in una piazza di una grande città, sinceramente ci lascia molto perplessi e basiti.
In questa maniera, si vuole far perdere la voglia e la passione a quelle persone che organizzano delle iniziative, facendolo con puro spirito di volontariato e basta.