Comunicato stampaCronaca

Messa a Santa Restituta, positivo l’incontro tra l’associazione ‘La Ginestra’ e il vescovo Tuzia

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AVIGLIANO UMBRO 17 aprile 2018 -Pubblichiamo il comunicato che sancisce l’esito dell’incontro tra il dott. Antonio Fugazzotto (nella foto sotto), presidente dell’Associazione Culturale “La Ginestra”, e il Vescovo della diocesi di Orvieto – Todi, mons. Benedetto Tuzia. Il confronto tra Fugazzotto e il mons. Tuzia è avvenuto in merito all’appello fatto dall’associazione La Ginestra a nome di tutta la popolazione di Santa Restituta: la decisione presa dal Vescovo, è stata di non far celebrare la messa a Santa Restituta ogni domenica, ma di attuare una turnazione con Toscolano, un provvedimento che non è stato preso molto bene dai cittadini.

Di seguito, riportiamo quanto scaturito da questo incontro:

Monsignor Tuzia molto disponibile  “Uno scenario desolante!”. Questa è la chiave di lettura che descrive perfettamente e in modo inequivocabile, ahimè, quanto descritto nei minimi particolari dal Vescovo, mons. Tuzia. Sì perché ieri, Domenica 15 Aprile alle ore 19:00, è avvenuto l’incontro nella casa vescovile tra noi (me e Marilù) e il Vescovo. In quella sede il prelato, per altro molto gentile ed ospitale, ha puntualmente risposto alle nostre rimostranze sulla nuova realtà venutasi a creare in seguito allo spostamento di un sacerdote ( Don Jean Claude) ad altra comunità interparrocchiale, e lo ha fatto rappresentandoci una situazione che definire davvero sconsolante e preoccupante è dir poco.

Don Jean Cleaude spostato per ‘coprire un vuoto sacerdotale’ Al nostro grido di allarme per quanto avvenuto a Santa Restituta da tre mesi a questa parte, abbiamo appreso in risposta che Don Jean Claude è stato spostato alla parrocchia di Ficulle, che è al centro di altri comuni (come ad esempio Allerona e Porano, che in totale hanno oltre 6.000 abitanti) per coprire un vuoto sacerdotale e che, soprattutto, molto presto dovrà tornare in Africa, essendo questo l’accordo tra la cura di Orvieto – Todi e quella del suo paese africano. Ma non basta: il vescovo ci ha riferito con schiettezza allarmante che l’assoluta penuria di sacerdoti è testimoniata dal fatto che, ad esempio, Massa Martana e parrocchie circostanti (quasi 10.000 abitanti) non hanno un parroco che risieda in loco, ma vari sacerdoti assicurano il culto domenicale e delle feste comandate.

Di fronte a questa realtà, appresa con tanta chiarezza e precisione, a stento abbiamo avuto la forza di replicare che noi non ci vogliamo arrendere e non ci rassegniamo ad una sorta di turnazione domenicale che vede penalizzate soprattutto le persone anziane impossibilitate ad usare il mezzo di trasporto per recarsi a Toscolano o a Melezzole; ma quasi stremati e con la determinazione al lumicino, siamo stati comunque in grado di strappare al Vescovo la promessa e l’assicurazione che cercherà in tutti i modi e con tutte le possibilità a sua disposizione di trovare, come è avvenuto nella settimana santa, qualche soluzione, anche se di volta in volta temporanea, che possa rappresentare un aiuto e un sollievo per il gravoso impegno sacerdotale cui è costretto il nostro Don Mario. Una speranza è stato tutto quello che siamo riusciti ad ottenere.”

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