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Il ‘racconto della Grande Guerra’, si rinnova il binomio tra Massimo Manini e la S.F.A.U.

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AMELIA – 27 aprile 2018 – Sabato 28 Aprile alle ore 21,00, arriva al Teatro Sociale di Amelia lo spettacolo che racconta la condizione e il lato umano dei protagonisti della Prima Guerra Mondiale. Dopo una prima parte, composta di brani classici e trascrizioni di celebri colonne sonore che apre il programma musicale della serata, si entra nella seconda parte, più toccante e di grande impatto emozionale: il concerto teatrale.

“Un lavoro che mette insieme alcune lettere e pensieri di soldati che partirono per il fronte”Dedicato al Centenario della Prima Guerra Mondiale, della quale nel 2015 si è celebrata la ricorrenza che continuerà per tutto il 2018, lo spettacolo che Massimo Manini ha ideato con la SFAU, Società Filarmonica Avigliano Umbro, composta da 40 musicisti e diretta dal Maestro Paolo Raspetti, è un lavoro fortemente evocativo che mette insieme alcune lettere e pensieri dei soldati che allora partirono per il fronte. A far da sfondo alle parole, le musiche e le celebri canzoni dell’epoca, queste ultime interpretate dal tenore Paolo Macedonio. Brani noti e conosciuti ai più, che anche dopo un secolo emanano ancora il loro antico fascino, fatto di nostalgia, contribuendo a dare al tutto un’atmosfera rarefatta e sospesa.  Un lavoro, che proprio per la sua “apparente semplicità” è in grado di coinvolgere e proiettare lo spettatore nel clima drammatico della situazione.

Testi interpretati da Massimo Manini Concepito come un’opera unica e senza interruzione alcuna, i testi, magistralmente letti tra un’esecuzione musicale e l’altra, sono interpretati dall’attore Massimo Manini, che di questo interessante e originale progetto ne ha curato la scrittura, la raffinata drammaturgia e la regia, dosandole sapientemente per adattarle alla sacralità dei luoghi, teatri, chiese o piazze che siano, per i quali questo lavoro è stato concepito e che da due anni continua a collezionare successi di pubblico ed essere ancora richiesto ovunque.

Continua la collaborazione proficua tra il regista e la S.F.A.U. Una collaborazione, quella tra Massimo Manini (nella foto sotto)e la Società Filarmonica di Avigliano Umbro, che cominciò nel 2010 con lo spettacolo “Kuori”, ispirato a al libro Cuore di Edmondo De Amicis e che negli anni si è protratta fino a concepire quest’opera che porta fuori dal proprio territorio, non solo la qualità musicale di una banda storica, tra le più antiche in Italia coi suoi 138 anni, ma soprattutto una tradizione e una cultura musicale che è particolarmente forte, sentita, vissuta e partecipata dagli aviglianesi, e che ha prodotto nel tempo eccellenze e virtuosi musicisti di alto livello. Un progetto insomma, che fa parte di un percorso più ampio di recupero delle tradizioni ma con un taglio totalmente innovativo, che parte dalle scuole e che coinvolge anche gli adulti, che non solo celebra questi 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale in cui molti hanno visto la morte, ma un fiducioso sguardo al futuro che nel proporsi con una forma spettacolare nuova, rinnova un importante messaggio di collaborazione e soprattutto di pace.

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