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Quando un piccolo borgo si trasforma nella ‘città dei bambini’: Classinscena torna a Castel dell’Aquila

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AVIGLIANO UMBRO – 4 giugno 2018 –  Perchè Classinscena è fatto così: arriva e stravolge tutto, con la sua iniezione di grande e positiva creatività, che inevitabilmente, colpisce tutti. E questa sera (lunedì 4 giugno 2018) alle ore 21,00, negli spazi esterni della Palestra Comunale di Castel dell’Aquila, un altro segno lasciato da questo progetto, si manifesterà con “La città dei bambini”, la rivisitazione di un’operetta musicale scritta dal tedesco Paul Hindemith, il cui titolo originale è “Wir bauen eine Stadt” (Costruiamo una città).

La ‘trama’ La prima rappresentazione fu fatta a Berlino, presso il Kinder Berliner Schulen, il 21 giugno 1930, in un momento storico che anticipò di pochissimo l’avvento del nazismo: tanto che al suo sopraggiungere, il compositore tedesco abbandonò la Germania, non condividendo l’ideologia del “Fuhrer” che influenzava e plasmava alla guerra, le menti dei più giovani. Paul Hindemith, che ebbe sempre a cuore la pratica didattica, non scrisse mai una vera e propria definitiva strumentazione, per lasciare ai vari interpreti, la possibilità di reinventarla ogni volta. E così abbiamo fatto noi, grazie alla collaborazione di un grande musicista: Don Mario Venturi.

Il modo di vivere la città La storia infatti racconta, tra canzoni, musiche, movimenti coreografici e parte recitate, l’intenzione dei bambini di costruire una nuova città, immaginata con la ingenua disposizione dello sguardo innocente. A ben guardarla, nelle intenzioni dei suoi piccoli architetti, costruttori ed abitanti, “la città dei bambini” non è poi così diversa da quella degli adulti: ci sono negozi, attività varie, strade e tanto lavoro per mantenerla come necessita una vera città. Ha anche un suo decalogo: 10 regole per viverla al meglio. Ciò che la differisce da quella degli adulti però è il modo di viverla: bisogna farlo con gioia e felicità e soprattutto, bisogna essere bambini: e al compimento della maggiore età, i bambini diventati adulti, dovranno abbandonarla, per evitare che le esigenze dei grandi, prendano il sopravvento, trasformandola in una metropoli uguale alle altre.

Alcuni temi che appartengono al mondo dei grandi Un lavoro apparentemente semplice, che nasconde invece temi molto seri e che appartengono al mondo dei grandi, come l’uso di una specifica moneta, “il bambo”, e che nel corso della sua costruzione ha permesso di dibattere e mettere in discussione coi piccoli protagonisti, anche le dinamiche economiche e finanziarie degli adulti. L’operina, alla quali si è unita una piccola formazione musicale di adulti che suona rigorosamente dal vivo, ha avuto negli anni passati un discreto successo: proprio per questa “originale visionarietà” che permette ai più piccoli di dire la propria su un’idea di vivere meglio. Nelle sue tante rivisitazioni, questo piccolo capolavoro, ha avuto anche la riscrittura musicale di uno dei più grandi compositori musicali contemporanei del novecento: il grande maestro Luciano Berio.

 

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