Chiusi i battenti dell’ultimo Agosto Aviglianese e della quarantaduesima sagra del Manfricolo, prima di girare la pagina del calendario e archiviare l’estate 2017, non si possono non spendere 5 minuti per fare un bilancio sulla festa che ad Avigliano riaccende tutte le volte anima e cuore del paese.
Ma senza contare dati ufficiali o conti e cifre degli incassi. Senza troppe dichiarazioni e valutazioni di rito, ma mettendo sul piatto della bilancia il grado di soddisfazione di tutti, per un altro successo della comunità aviglianese che ha dato di nuovo prova della sua tenacia. E poco importa se il contrappeso sono state le innumerevoli fatiche sotto la morsa del caldo torrido. O qualche cavillo burocratico e tecnico, come rompicapo. Importa solo l’aver fatto quadrato intorno all’evento che mette il sorriso in bocca a tutti e che scatena la voglia di fare, per il bene comune più prezioso: il benessere di una paese ancora unito dall’orgoglio e dai legami umani, quelli puri e semplici. Di buon vicinato, tipici della verace campagna a sud dell’Umbria.
E ripensando all’Agosto Aviglianese, partono i ringraziamenti a tutti i volontari che l’hanno reso possibile. “In primis ai ragazzi del direttivo – specifica subito Mirko – tutti e 14 hanno fatto uno sforzo straordinario così come l’instancabile gruppo Notte Bianca e i giovani del Cicchio. Le cuoche, i cameriere e tutto il comparto taverna. E poi il Comune e l’amministrazione che ci ha sostenuto, anche con le nuove disposizioni e direttive sulla sicurezza, con cui ci siamo dovuti misurare. Senza dimenticare la Croce Rossa e Protezione Civile, Il laboratorio di Paesaggio e Avigliano News, sempre sul pezzo” chiude ridendo.