AVIGLIANO UMBRO – 18 marzo 2020 – In tanti in questi giorni chiedono alle autorità di avviare programmi di disinfezione delle nostre strade, delle nostre piazze, dei marciapiedi su cui tutti i giorni transitiamo. Nei dintorni l’amministrazione comunale di Terni e di Acquasparta hanno già utilizzato questa pratica, il Sindaco di Amelia ha annunciato disinfezione per oggi pomeriggio, questa mattina disinfezione a Narni, e a Montecastrilli. Presto ci sarà anche ad Avigliano Umbro.
Cronostoria All’inizio dell’epidemia i media rimbalzavano foto di operatori cinesi o coreani intenti nello spruzzare ipoclorito di sodio, candeggina, per disinfettare le città; tanti cittadini ora chiedono che questa pratica venga replicata nel nostro paese. Diversi gli amministratori che hanno rifiutato questa “strategia”, tra essi il Sindaco di Parma, dove il numero dei contagiati è 707 in tutta la provincia, il Sindaco di Novara, il Sindaco di Dolceacqua, il Sindaco di Como.
Il contagio È bene, prima di tutto, ricordare che per far scivolare via dalla nostra pelle il virus basta il normale sapone e che in assenza si può usare un disinfettante a base alcolica. Ci sono vari studi che parlano di tempi di “sopravvivenza” medio lunghi del virus su varie superfici, su acciaio e plastica per esempio è di qualche giorno. Per riprodursi il virus ha bisogno di cellule, di organismi viventi.
Pareri Come ricordato il 16 Marzo da Franco Locatelli, del Consiglio Superiore di Sanità, il contagio da indumenti o superfici è marginale rispetto al contagio da persona a persona :”Su questo va condotta la nostra battaglia, invito a seguire il decalogo del ministero”. Questo il senso della chiusura delle scuole e delle precauzioni in ambito lavorativo; questo il motivo per cui è inutile fare la spesa con la mascherina e, tornati a casa, non lavarsi le mani.
Il no di Arpa Piemonte Uno dei primi a dare parere negativo è stato Arpa Piemonte, che potete trovare QUI. Invita i sindaci a rispettare le direttive ministeriali, sottolineando l’utilità della disinfezione di luoghi chiusi ma anche la dannosità di spargere candeggina nell’ambiente dato che prima o poi raggiungerà le falde acquifere. In nessuna direttiva è invece presente la disinfezione dei luoghi aperti.
Le affermazioni di Luciano Conti e un appello ai cittadini Il Sindaco di Avigliano Umbro, su questo tema: “Abbiamo deciso di sanificare tutte le strade, le piazze e i marciapiedi del nostro Comune. Lo facciamo in via preventiva per cercare di ridurre (anche se in una piccola percentuale), l’avanzata del virus nel territorio. Inoltre inviterei tutti i cittadini a non fare inutili passeggiate e rimanere a casa perché il picco del virus è previsto dal 23 al 25 marzo, Tuttavia, non è che superati quei giorni, tutto tornerà come prima. Chiedo agli abitanti del territorio di convivere con questa ‘situazione’, per non mettere in difficoltà le persone più indifese”
La disinfezione all’aperto ci aiuta nella lotta alla diffusione? O un provvedimento che rischia di farci abbassare la guardia senza motivo? Evitare il contatto umano, NON USCIRE DI CASA SE NON NECESSARIO.
Le regole che possiamo ricordare sono, quelle di certa efficienza:
– resta a casa se sei malato;
– riduci il contatto ravvicinato con gli altri;
– assicurati di coprirti la bocca se starnutisci o tossisci;
– lavati le mani regolarmente per almeno 40 secondi.
Dunque, è solo una mossa per la nostra ‘tranquillità’, una dispersione di risorse o qualche parere autorevole ci è sfuggito? Un effetto placebo? Uno strumento per calmare la psicosi, l’assalto a mascherine, amuchina e alimentari?