AVIGLIANO UMBRO 19 agosto 2020 – Hanno preso carta e penna tanti presidenti delle società dilettantistiche di calcio umbro, e hanno scritto al presidente del Comitato Regionale Umbro, Luigi Repace (nella foto sotto)
Non si può tornare a giocare “Allo stato attuale delle cose relativamente all’emergenza Covid, non ci sono le condizioni per tornare in campo” dicono gli esponenti delle realtà calcistiche del territorio: tra i firmatari della lettera ci sono la Real Avigliano e il Castello. Anche perchè poi ci sono alcuni punti del protocollo emanato dalla Lega Nazionale per la ripresa, che non convincono per niente le società.
Ecco il testo:
“Gentile dott. Repace,
come tutti i nostri colleghi di ogni campionato dilettantistico abbiamo letto con attenzione il documento in oggetto, presentato con entusiasmo degno di miglior causa dal Presidente LND Cosimo Sibilia, secondo cui sarebbe stato raggiunto “un grande obiettivo verso la partenza definitiva della nuova stagione per giovani e dilettanti”.
Non vorremmo spegnere l’entusiasmo del Presidente, ma siamo tutti concordi nell’affermare che tale documento, invece di semplificare l’itinerario di ripartenza del nostro amato sport, pone una serie infinita di ostacoli che pregiudicano qualsiasi tipo di attività, sia a livello di giovani che di dilettanti.
Lei durante la video conferenza del 9 aprile aveva ribadito “l’impegno della Federazione nel dare una mano alle società di qualunque tipo.” Aveva aggiunto inoltre “si tornerà in campo quando ci saranno le condizioni sanitarie, fornite dagli enti preposti, che lo permetteranno, ovvero ci dovranno essere delle linee guida da parte del Governo e non è detto che questo avvenga”.
Il documento che invece leggiamo va in una direzione totalmente opposta; quello che ci preoccupa sono soprattutto gli aspetti normativi e le questioni legali lasciate aperte dal documento, in considerazione anche del fatto che le società del nostro territorio devono fare i conti con una realtà ben diversa da quanto prospettato nel protocollo e che l’adeguamento delle stesse a quest’ultimo è per certi aspetti impossibile.
Tralasciando infatti le perplessità su come si possa pensare di organizzare degli allenamenti senza contatto, ci si chiede a esempio di individuare un soggetto formato ed esperto in materia di prevenzione, ma non si specificano i criteri per individuare detta figura, né quali sarebbero le eventuali sanzioni in cui le società intercorrerebbero in caso di mancato ricorso a detta figura; ci si chiede di individuare preventivamente gli Operatori Sportivi addetti al controllo della corretta implementazione delle contromisure da porre in atto, sia ordinarie che di emergenza, senza specificare chi e come dovrebbe formare tali Operatori.
Ma soprattutto si liquida in due righe un concetto assolutamente centrale: “Si ricorda che il soggetto formalmente responsabile per tutti gli adempimenti normativi è il legale rappresentante della Società”. Tale enunciato striminzito lascia aperte enormi questioni, prima di tutto sul tipo di Responsabilità (Civile? Penale?) e sulle eventuali sanzioni che verrebbero applicate alle Società (Sportive? Pecuniarie?) e ai loro Rappresentanti Legali.
Quali sono inoltre gli “adempimenti normativi”, visto che il Documento precisa nelle prime righe che fornisce semplicemente delle “indicazioni tecnico-organizzative”?
Gentile dott. Repace, nel corso della video conferenza di cui sopra, lei aveva garantito la sua battaglia per sgravare le Società da una responsabilità che nessuno di noi, in questo momento, può sostenere.
La invitiamo a confrontarsi con gli altri presidenti regionali e con tutte le società umbre e di esprimere al Presidente Sibilia il disappunto e la totale impossibilità a queste condizioni di poter tornare in campo: in questa battaglia di rispetto per il mondo del calcio dilettantistico saremo sicuramente al suo fianco.
La invitiamo a dare supporto a tutte le società che in con un voto unanime hanno riconfermato il suo mandato come loro legittimo rappresentante, anche in virtù della sensibilità dimostrata nel salvaguardare e in tutti questi anni le società umbre, intraprendendo un percorso basato sul rispetto delle regole senza peraltro compromettere ma anzi tutelando la nostra attività.
La invitiamo a rispondere al nostro grido di aiuto con una risposta concreta del CRU: proroghi la scadenza delle iscrizioni, ci dia la possibilità di valutare serenamente le nostre possibilità e le difficoltà a cui dovremmo andare incontro. O per lo meno ci permetta di effettuare l’iscrizione dilazionando la stessa e/o con una riserva da sciogliere con l’effettivo pagamento della quota dovuta solo quando i temi sui quali l’abbiamo invitata a confrontarsi saranno più chiari, come già deliberato peraltro dai Comitati confinanti.
Certi del suo impegno per far sì che i temi su cui l’abbiamo invitata a riflettere siano presto chiariti, magari con un confronto prima della scadenza delle iscrizioni, e convinti che lei abbia recepito tutte le nostre perplessità su quanto sta accadendo,
Cordialmente,
AS AMMETO SSD ASSISI SUBASIO
ASD ATLETICO GUALDO FOSSATO ASD BRANCA 1969
SSD CALZOLARO POL. D. CAMPITELLO
GSD CASA DEL DIAVOLO ACD CASTEL DEL PIANO 1966
SSD CASTELLO CALCIO ASD CASTELLO DEL FORME
SSD CERQUETO CALCIO ASD DEL NERA
US GIOVE GMT 2005
ASD GUARDEA ASD GRIFO SIGILLO
ACD MAGIONE GS MANTIGNANA
ASD MARRA SAN FELICIANO ASD MONTECASTELLO VIBIO
ASD NARNESE CALCIO ASD NOCERA UMBRA 2017
POL. D. NUOVA ALBA ASD PADULE SAN MARCO
FCD PASSIGNANO POL. PIANELLO
APD PICCIONE ASD PIEGARO
ASD PIERANTONIO SPORT ASD. POL. PIETRALUNGHESE
USD PONTEPATTOLI ASD PONTEVECCHIO
ASD POZZO ASD REAL AVIGLIANO
FCD REAL VIRTUS APD RIPA
USD S. ARCANGELO ASD SAN NICOLÒ
ASD SAN SISTO USD SANT ARCANGELO
ASD S. VENANZO ASD SANGEMINI SPORT
POLIPSORTIVA TERNANA ASD TIGROTTI MORRA
ASD TIBER ASD TIBERIS MACCHIE
UPD TUORO AS UMBERTIDE CALCIO M. A.
UPD VALDIPIERLE ASD VALFABBRICA 1916
ASD VIA LARGA MARSCIANO ACD VIOLE
POL. VIRTUS FOLIGNO