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Casadei, un nome una garanzia per il liscio

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Era l’inizio dell’estate del 1928 quando, alla pensione Rubicone di Gatteo Mare, avveniva il debutto dell’Orchestra di Secondo Casadei, al secolo Aurelio Casadei. Da allora sono passati quasi novant’anni ed in mezzo vi sono tre generazioni di Casadei (Secondo, Raoul e Mirko), qualche migliaio di concerti e qualche milione di dischi venduti in tutto il mondo.

Un grande musicista
Raul Casadei

Tutto è proprio partito dallo “Strauss della Romagna” Secondo Casadei, nato a Sant’Angelo di Gatteo, in provincia di Forlì, il 1° Aprile del 1906. Nel 1928, dopo esser stato violinista dell’Orchestra di Emilio Brighi, decide di mettere in piedi una propria formazione con l’inserimento di strumenti “nuovi”, provenienti dalla musica jazz: il sassofono, il banjo e la batteria. Viene introdotto anche il cantante, che rimase maschile sino all’inizio degli anni ’50, quando entra a far parte dell’orchestra la cantante Arte Tamburini. La consacrazione definitiva avviene nel 1954 con l’incisione, per la casa discografica La Voce del Padrone, del brano Romagna mia. La canzone inizia da subito a diffondersi e la sua conoscenza aumenta grazie all’esecuzione effettuata a Radio Capodistria dalla stessa Orchestra Casadei. Nel tempo il brano arriva a vendere 4 milioni di copie, divenendo un vero e proprio inno nazionale romagnolo. Nel 1960 entra a far parte della formazione il nipote di Secondo, Raoul Casadei (classe 1937), che diviene coautore di molti dei brani eseguiti dall’orchestra. Nel 1965 subentra nell’orchestra un professionista di rilievo: si tratta del sassofonista Ivano Nicolucci, seguito poco dopo dal clarinettista Franco Bergamini. Alcuni anni più tardi i due dovranno lasciare la formazione, insieme ad Ivan Novaga, andando a creare il complesso La Vera Romagna. Nel 1967 il gruppo cambia nome, per adeguarsi ai tempi, andando ad assumere la denominazione di Orchestra Spettacolo Secondo & Raoul Casadei. Nel 1969 metà dei musicisti presenti nell’organico, sei, decide di abbandonare l’orchestra per andare a comporre la formazione de Il Folklore di Romagna; l’Orchestra Spettacolo deve quindi essere totalmente ricostruita. La più grande defezione arriva però il 20 Novembre del 1971, quando scompare Secondo Casadei.

Raoul arriva quindi a prendere una grande decisione: lascia definitivamente il suo lavoro di maestro elementare per poter continuare a tempo pieno quello di “leader” dell’Orchestra Spettacolo. Con il passaggio a “capo” dell’Orchestra avvengono molti cambiamenti: entrano nel gruppo i clarinettisti Robertino e Ruspa, il fisarmonicista Al Pedulli, il sassofonista Enrico Muccioli, la cantante Rita, il trombettista Renzo Vallicelli ed il bassista Giorgio Pullini. Con l’uscista nel 1973 del Long-Playing Ciao mare, per la casa discografica Produttori Associati, per la nuova formazione arriva il primo grande successo, con circa 300.000 copie vendute. L’anno successivo seguirà la partecipazione al Festival di Sanremo con il brano La Canta e l’entrata nel gruppo del cantate Mauro Ferrara, in sostituzione di Edgardo Gelli. Nello stesso anno vi è l’ingresso nella formazione del violinista Enzo D’Asmara (nome d’arte di Vincenzo Sillato), facendo così ritornare nell’Orchestra lo strumento che era appartenuto a Secondo Casadei. Gli anni fra il 1973 ed il 1977 sono costellati di grandi successi e di brani che entreranno di diritto nella storia della musica da ballo italiana e non: La mazurka di periferia, Simpatia, Amico Sole, Concerto popolare, Pedala pedala, Ja-ja allegria, Una chitarra e un fiore. Il grande successo è dovuto anche ad un particolare sound riscontrabile solo all’interno dei loro brani, che li distingue da tutte le altre grandi orchestra da ballo italiane. Nel 1976  vi è la partecipazione al Giro d’Italia come gruppo di accompagnamento nelle diverse tappe. Nel 1977 l’Orchestra Spettacolo passa dalla Produttori Associati alla Warner italiana, rimanendovi sino al 1981. Nel 1982 altro cambio di casacca, con il passaggio alla Ariston di Alfredo Rossi. Le nuove tendenze della musica italiana rappresentano, in parte, un ostacolo per l’Orchestra Spettacolo Casadei, che deve adeguarsi “ai tempi” con l’utilizzo di synt elettronici e di nuovi strumenti preponderanti nel sound degli anni ’80. Nel 1982 nasce anche l’etichetta Musica Solare, sotto la quale verranno pubblicati i dischi del complesso sino al 2000.

In concerto
Mirko Casadei

L’Orchestra Spettacolo Casadei subisce vari rimaneggiamenti all’interno della propria formazione sino agli inizi del nuovo secolo, quando le redini della formazione vengono passate all’ultimogenito di Raoul, Mirko Casadei (classe 1972), il quale cerca di unire a brani classici della storia della musica da ballo delle nuove sonorità ed effettua ciò che fece a suo tempo il padre, ovvero il rinnovamento quasi totale dell’organico dell’Orchestra. Mirko Casadei vanta poi nella sua carriera delle importantissime collaborazioni: Kid Creole and The Coconuts, Mario Reyes, Gipsy King Family, Dado e Gloria Gaynor. Con tutto il loro bagaglio di esperienze, Mirko e l’Orchestra Spettacolo Casadei continuano ancor oggi, dopo quasi 90 anni, a girare ed a far divertire moltissime piazze italiane, proponendo appunto brani storici del passato uniti ai nuovi successi odierni.

Con questi stessi obiettivi, l’Orchestra Spettacolo Mirko Casadei sarà questa sera al 42° Agosto Aviglianese per allietare questa ennesima calda serata estiva. La “Storia del Liscio Italiano” scende in piazza questa sera ad Avigliano: non vi resta che venire ad ascoltarla e… ballarla!

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