Chiusura del cottolengo, Don Piero: “Situazione triste, ora gli enti preposti trovino una soluzione adeguata”
AVIGLIANO UMBRO – 2 novembre 2018 – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Don Piero Grassi, parroco di Avigliano Umbro, pubblicato anche sull’ultimo numero della ‘Vela’, giornale parrocchiale.
“In data 10 ottobre 2018 la Superiora generale della congregazione del Cottolengo ha comunicato ufficialmente al vescovo della nostra Diocesi, Benedetto Tuzia, al sottoscritto parroco della Parrocchia SS. Trinità e ai genitori della Scuola Materna Benedetto Cottolengo l’impossibilità a garantire dal giugno 2019 la presenza delle religiose nella Scuola dell’Infanzia e nella Comunità parrocchiale. Queste la sue parole: “Faccio seguito all’incontro avuto nel giugno u.s. con la mia Consigliera generale suor Nicoletta Arrivabene e con la Superiora provinciale Suor Maria del Bene per confermare che nel mese di giugno 2019 concluderemo la nostra presenza nella Scuola dell’Infanzia e nella Parrocchia di Avigliano Umbro (Tr). Molteplici sono le cause che ci obbligano a concludere le nostre presenze in molti luoghi ed è veramente doloroso lasciare le Comunità in cui siamo da tanto tempo e alle quali abbiamo donato il nostro servizio educativo e pastorale con amore e dedizione”.
L’inizio fu di Maria Arcali e Mariangela Morelli Si interrompe così, dopo 103 anni, una preziosa presenza, nata dalla sensibilità spirituale e intelligenza spiccata della signora Maria Aracli e di Mariangela Morelli.
I motivi della chiusura Da un lato, il calo delle vocazioni religiose e l’invecchiamento delle stesse costringe molti Ordini di suore nella nostra “nonna Europa” a chiudere case sia in terra di missione sia nella nostra Nazione. Anche nella comunità religiosa del Cottolengo, in questo anno, per motivi di salute, suor Cecilia e suor Nazzarena sono state trasferite in altre Comunità della congregazione. Dall’altro il calo demografico; nel caso specifico, nel comune di Avigliano, tra tre anni assisteremo a un calo drammatico delle nascite: nell’anno 2015 ci sono stati 14 nati; 16 nel 2016; 15 nel 2017; nel 2014, invece, 23; 22 nel 2013; 24 nel 2012.
Alcune riflessioni Certo, di fronte a questa tendenza ci si domanda se era necessario aprire una nuova sezione nella Scuola Materna statale. Nello scorso anno erano giunti alcuni segnali da parte del Cottolengo che, in un progetto di revisione delle Comunità religiose in Italia, registrava diverse difficoltà nel garantire in futuro la presenza delle Suore e la Scuola stessa, viste le diminuzioni delle nascite e delle iscrizioni.
Le mosse della parrocchia di Avigliano Come Parrocchia, dopo aver informato il Vescovo, abbiamo preso contatti con una cooperativa che in Diocesi aveva preso in gestione altre tre Scuole Materne parrocchiali parificate. Il responsabile, nel mese di giugno 2017, venne ad Avigliano per vagliare quest’ipotesi (numeri dei bambini alla mano) e con l’occasione visitò la scuola e l’edificio. Ci lasciammo dicendo di aspettare il mese di gennaio per verificare le iscrizioni che sarebbero arrivate. Cinque in tutto. Nel numero 103 de La Vela del maggio 2018, la Parrocchia, “credendo che la nostra scuola materna Benedetto Cottolengo sia un valido strumento educativo e veicolo di quei valori che attingono alla sapienza del Vangelo”, propose di dare un contributo alle famiglie che volevano iscrivere i figli alla Scuola Cottolengo e che trovavano difficoltà nel coprire l’intera quota mensile. Non è giunta alcuna richiesta. Di nuovo, poi, ci siano sentiti con il presidente della cooperativa che, dinanzi a questi dati, ha detto a malincuore un no definitivo.
Domande a cui gli enti preposti dovranno dare risposta La Parrocchia vive quest’evento con tristezza, sapendo che verrà a mancare prima di tutto la presenza delle Suore, la loro preziosa preghiera silenziosa, la loro azione pastorale e il richiamo verso tutti che ancora si può far dono della propria vita a Dio e ai fratelli. Certo, ora, si apre una situazione che esige dalle famiglie, dal Comune e dal Cottolengo richieste e proposte. L’Asilo rimarrà a Sismano o verrà portato ad Avigliano? Come il Cottolengo intende utilizzare il suo edificio? Vendendolo? Quali altri soggetti potrebbero essere interessati a trattare con il Cottolengo per utilizzare l’immobile per finalità sociali? Domande a cui il Comune e il Cottolengo dovranno dare una risposta”.
Don Piero Grassi
Parroco di Avigliano Umbro