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“Come nelle favole”

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21 febbraio 2020 – Lo scorso mercoledì 19 febbraio, sul proprio profilo Twitter, il capo del Mibact Dario Franceschini postava una curiosa fotografia riportante per intero la celebre favola di Esopo della rana e dello scorpione. Nel tweet non è citato alcun nome, ovviamente, ma il paragone è ben chiaro e lampante: lo scorpione è di certo Matteo Renzi. L’ex primo ministro, difatti, con il suo “folle” comportamento rischia di far cadere il governo e di spianare quindi la strada a nuove elezioni, con la più che probabile vittoria di un infervorato centro destra. A gettare ulteriore benzina sul fuoco, poi, la partecipazione di Matteo Renzi a “Porta a porta” sempre mercoledì 19 febbraio scorso.

All’acqua di rose L’esordio nell’anteprima al bar di Via Teulada non è di certo uno dei migliori per spegnere le polemiche. Renzi, infatti, precisa di non “voler morire grillino”, anticipando quindi la sua posizione sul fatto che, sulla giustizia, il PD si sia allineato al Movimento 5 Stelle pur di far rimanere saldo il governo (si veda infatti la battaglia vinta dai pentastellati sul nodo della prescrizione). Specifica poi di non avere alcun problema con il primo ministro Giuseppe Conte, chiedendogli però di cancellare il reddito di cittadinanza per poter investire quei fondi nel taglio delle tasse alle aziende (parole di destra?). Possiamo di certo concordare sul fatto che il reddito sia stata più una misura assistenzialista che di inserimento nel mondo del lavoro: solo l’1,7% dei beneficiari, difatti, è riuscito a trovare lavoro. Va però detto che è stata abbattuta, per lo meno, la soglia di povertà.

Proposte indecenti Renzi, sempre con molta tranquillità, ha poi detto che, in mancanza di un accordo entro Pasqua sulla riforma della giustizia, tanto sospirata, Italia Viva chiederà la sfiducia individuale per il ministro della giustizia, prospettando poi che il governo non cadrà per questo motivo. Qualora cadesse, comunque, non si andrebbe al voto prima del 2021. Arriva poi la proposta più indecente, quella che strizza l’occhio ad alcune idee storiche del centrodestra italiano: l’elezione diretta del presidente del consiglio dei ministri.

Ti penso Renzi ha poi annunciato l’indizione di una raccolta firme per questa sua iniziativa che guarda all’opposizione, la quale invece sostiene da sempre l’elezione diretta del presidente della Repubblica. Il leader di Italia Viva rilancia così l’idea di “sindaco d’Italia” da lui menzionata diversi anni fa e che oggi reputa ancora una delle migliori soluzioni di livello istituzionale e soprattutto la più funzionante, dato che il “vincente” è deciso direttamente dai cittadini italiani. Questo strizzare l’occhio non è stato però molto apprezzato da tutti i leader delle maggiori formazioni politiche di centro-destra, i quali hanno unanimemente definito le parole di Renzi come “biechi strumenti di manovre politiche e di Palazzo” fatte con un “appello poco credibile”. Strizzata d’occhio rispedita al mittente, dunque.

Conte Renzi ha poi concluso la sua intervista dicendo di non voler togliere la fiducia al governo Conte, ma di voler lavorare con un esecutivo che duri e che sia in grado di andare avanti in maniera solida, non accettando di certo tentativi di sbarazzarsi di Italia Viva. “Se loro ci vogliono togliere – ha detto Renzi – noi togliamo il disturbo”.

Attack Le dichiarazioni di Renzi, a nostro parere, fanno capire quale sia la sua natura, ben descritta dalla favola di Esopo utilizzata da Franceschini come termine di paragone. Per noi, però, a Renzi si adatta ben più la figura del camaleonte, il quale è in grado di cambiare colore e di mimetizzarsi per sfuggire ai nemici e sopravvivere. Già in passato Matteo Renzi aveva tentato un accordo con Silvio Berlusconi (un certo Patto del Nazareno) e quindi con il centro destra. Ci si chiede allora: perché Renzi non fa emergere la sua vera natura e dichiara di essere un moderato di destra come gli si confà? Perché, soprattutto, agli inizi della sua carriera politica si è allora schierato con il Partito Popolare Italiano e poi con La Margherita? Come è arrivato a strizzare l’occhio, su alcune proposte, alla Lega? Forse perché Renzi non vuole davvero staccarsi dalla tanto amata poltrona? Domande che, di certo, non troveranno risposta da parte di Renzi. Speriamo, comunque, che tutto vada per il meglio e che in questo governo si smetta di litigare e tutti tornino, per il bene del Paese, felici e contenti… “come nelle favole”.

Musica musica Non sono un amante di Vasco Rossi, anzi. Molti lo sanno anche. Reputo però che questo brano cada a pennello come titolo di questo articolo. Quindi, a voi l’ascolto di “Come nelle favole” di Vasco Rossi, brano uscito nel 2017 ed ottimamente arrangiato da un musicista di estremo spessore: Celso Valli.

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