Comunicato stampa

Confcommercio Terni: “Chiediamo ai comuni di annullare la Tari per le imprese” Le parole del presidente Stefano Lupi

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TERNI- 1 luglio 2020 . Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Confcommercio Terni

“A seguito del COVID 19 anche nel comprensorio ternano le imprese  del commercio, della ristorazione e del turismo di sono in grandissima difficoltà economica e finanziaria.  Forte quindi il disappunto nel  vedersi   recapitare le bollette della TARI, riferite al periodo 1 gennaio-30 giugno 2020.

“Come Confcommercio – afferma il presidente Stefano Lupi – abbiamo chiesto, fin da subito,  ai Comuni di annullare la TARI a carico delle imprese.  C’è una situazione eccezionale e straordinaria, nella quale  l’esercente ha chiuso l’attività per un provvedimento del Governo. Non può  sostenere il costo di un servizio pubblico  che non  è stato erogato”.

L’ARERA, con la delibera del 05.05.2020 – all’ art. 1 “Misure di tutela per le utenze non domestiche, soggette a sospensione per emergenza da COVID-19” – ha previsto, per la parte variabile, che  gli Enti territoriali competenti  possono prevedere una riparametrazione delle tariffe applicate, in funzione dei giorni di chiusura  delle attività.

“Vista la gravità della situazione e le difficili prospettive per le imprese commerciali e turistiche – continua Lupi –  servono  urgenti  politiche locali  dalle  ricadute  certe e dirette sulle attività.  I Comuni  devono necessariamente  agire anche   sui  tributi locali che  non sono stati già  sospesi  dal Governo ( es. TARI). Non  si possono  più  trincerare, in modo liquidatorio, dietro a generici problemi di bilancio pubblico.

In ballo c’è il futuro di  molte  piccole imprese del terziario! Conseguentemente si rischiano numerosi posti di lavoro, che nel nostro territorio preoccupano al pari delle importanti vertenze   già aperte sul versante industriale”.

Confcommercio Terni chiede inoltre alle amministrazioni locali, soprattutto a quelle dei comuni più grandi,  una forte assunzione di responsabilità, scelte coraggiose  ed azioni conseguenti sul piano economico, per quanto di loro competenza”.

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