Consiglio regionale: sì alla commissione di inchiesta inquinamento Terni-Narni, ma la sede sarà a Perugia Il consiglio regionale nei giorni scorsi ha approvato all’unanimità l’istituzione della commissione d’inchiesta per la verifica delle condizioni di inquinamento dell’area ternana e del narnese richiesta dai consiglieri di maggioranza. Saranno 5 i membri e avrà durata di 30 mesi.
PERUGIA – 29 Gennaio 2020 – Sulla Commissione si è espresso il Consigliere Daniele Carissimi: “L’area ternana-narnese è una delle zone più inquinate d’Italia, con criticità riscontrabili soprattutto per quel che attiene al suolo, l’aria e l’acqua. Nel territorio ricade infatti la bonifica di un sito di interesse nazionale Terni-Papigno, in grave ritardo negli interventi, una qualità dell’aria con dati allarmanti (Terni è la città del Centro Italia con i dati peggiori, con 86 giornate di media all’anno di sforamenti PM10) fino alla difficile situazione dell’inquinamento idrico con 110 km quadrati di aree interessate da fenomeni di inquinamento delle acque, che determinano la necessità di indagare cause e effetti sulla salute.
A questo si aggiungono le preoccupazioni per la gestione dei rifiuti a causa della presenza di importanti impianti di gestione, un’industria pesante che genera minaccia ove non controllata ed una pianta organica degli enti deputati ai controlli ampiamente inferiore al necessario. Il perdurante inquinamento ha determinato nel tempo un rilevante impatto sulla salute, come evidenziato anche dallo studio Sentieri, e dall’Istituto Superiore di Sanità.
L’eccesso di mortalità generale e delle patologie tumorali – ha ribadito il consigliere Carissimi – sembra riconducibile alle criticità ambientali. Il lavoro della Commissione può rendere finalmente edotta la cittadinanza della situazione ambientale reale di questo territorio ed indicare conseguentemente quali potrebbero essere le iniziative finalizzate alla riduzione ed eliminazione delle cause che minacciano e inquinano l’ambiente ternano-narnese.”
La minoranza L’Aula nello stesso giorno ha anche respinto un emendamento proposto dalla minoranza con cui si chiedeva di svolgere i lavori della commissione nella sede di Terni, non sono dunque mancate le polemiche. L’offensiva principale è stata affidata al portavoce della minoranza, Fabio Paparelli: “Riteniamo del tutto incomprensibile e profondamente sbagliato l’atteggiamento di chiusura assunto oggi dalla maggioranza rispetto alla nostra proposta emendativa avente per oggetto l’individuazione della sede di Terni, della Regione Umbria, quale luogo naturale per i lavori della costituenda Commissione d’Inchiesta sulle condizioni di inquinamento dell’area ternana e narnese. Risulta pertanto del tutto assurda la decisione di insediare a Perugia una Commissione che tratterà, in via esclusiva, le problematiche afferenti le particolari criticità ambientali dell’area ternana, con audizioni di persone per la quasi totalità residenti nella Conca, provocando ostacoli e disagi”.
“Ci auguriamo che tale posizione – ha aggiunto Paparelli – possa essere rivista quanto prima e che possano essere accolte anche le altre proposte che abbiamo avanzato circa il coinvolgimento permanente dei diversi soggetti interessati per competenza ed opportunità, come Arpa Umbria, la Sezione di Igiene e Sanità Pubblica dell’Università di Perugia, i tecnici della Asl 2 e i direttori dei settori ambiente e sanità della Regione oltre all’ordine dei medici, alle associazioni datoriali e sindacali, alle associazioni e ai comitati per la difesa dell’ambiente.”