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Elezioni del presidente della Repubblica

Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il Presidente della Camera Roberto Fico, in occasione della comunicazione dell'esito della votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica.

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Avigliano Umbro, 4 Febbraio 2022 –  Dopo una lunga gestazione di sei giorni al punto che qualcuno ha invocato il conclave, la riunione dei cardinali per la nomina del papa, sabato 28 gennaio a conclusione di due spogli è stato di nuovo eletto, con 759 voti, Sergio Mattarella.

Un evento veramente epocale nella storia della nostra repubblica in quanto il parlamento che ha funzione di eleggere il presidente tra i senatori che hanno compiuto 50 anni ha avuto una grande difficoltà creando un vero e proprio impasse con soluzioni diverse come la nomina di una donna che avrebbe rappresentato l’innovazione e il superamento di vecchi cliché o una variazione della repubblica presidenziale sul modello francese del semipresidenzialismo. Ma l’ incapacità di dialogare e trovare una sintesi in una figura autorevole e irreprensibile ha dimostrato che forse la nostra classe dirigente e gli stessi partiti , espressione della partecipazione , non sono in grado di formare soggetti competenti e in grado di rappresentare i cittadini italiani.

Il ruolo del presidente della repubblica non è privo di valore e di significato infatti tra le funzioni sancite nella nostra Costituzione egli promulga le leggi , ha il comando delle forze armate e presiede il Consiglio superiore della Magistratura ed è una personalità neutra , super partes ed in ragione di ciò riesce ad avere una visione di insieme il più possibile obiettiva.

Un padre Ma sicuramente il presidente della repubblica ha principalmente la funzione di rappresentare il nostro stato, il nostro paese , noi che, come ci insegna la psicologia, abbiamo bisogno da sempre di un padre , di una guida sicura e solida e in Mattarella si incarna questa figura , quel padre che sa trovare le parole giuste, che sa ammonire e farci ripartire sentendoci uniti.

Discorso di insediamento Come ha ben evidenziato oggi nella cerimonia di insediamento il nostro paese sta ripartendo ma ha bisogno di una politica rispondente alle richieste dei cittadini , efficiente e veloce nel fare perchè questa è la sua vocazione ma anche per evitare che vengano apprezzati regimi totalitari ed autocrati che in situazioni di emergenza sembrano aver risposto in modo più efficace. Quindi è un invito a dare valore alla democrazia che non deve esaurirsi nelle parole ma nei fatti , nella discussione costruttiva e condivisa ed in una maggiore coscienza etica.

Lotta alle disuguaglianze Inoltre altro aspetto rilevante nel suo intervento è la necessità di lottare contro le disuguaglianze, ridurre la povertà e qualsiasi ostacolo che viola la dignità della persona e in particolare le morti sul lavoro. In ultima battuta la motivazione e l’orgoglio di essere italiani perché ricchi di cultura , di arte e di bellezze e motivare i giovani ad amare il sapere per costruire la società della conoscenza che ci apre ad essere cittadini del mondo. Infine ha concluso con il ricordo di David Sassoli , uomo mite che ha fatto del dialogo lo strumento per costruire l’Europa e ci ha lasciato questo messaggio “ auguri alla nostra speranza : la speranza siamo noi!

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