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Emozioni nel ricordo di Riccardo Fiaschini, grande successo per il Memorial

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Nel 1970 Lucio Battisti cantava “…tu chiamale, se vuoi, emozioni”: una pietra miliare della musica italiana. E le emozioni che hanno vissuto ieri i partecipanti a “La partita dell’amicizia”, in ricordo di Riccardo Fiaschini, sono state emozioni genuine, vere, sincere.

Come ogni anno l’adesione dei ragazzi è stata massiccia, così come la presenza del pubblico, che nonostante le condizioni atmosferiche ha voluto essere presente per far sentire la loro vicinanza a Marcello, Gabriella, Francesco e, soprattutto, a Riccardo. L’organizzazione, guidata da Giacomo Rossi, è stata impeccabile: prima del fischio d’inizio, in questa edizione è stato dato spazio ad altri sport, per sottolineare il fatto che Riccardo, oltre al calcio, amava e seguiva lo sport in generale. Così, mentre i giocatori si preparavano, a solcare il terreno di gioco è stata Roberta Marconi, allieva della scuola di karate “Hagakure” di Pantalla di Todi, che ha regalato al pubblico una dimostrazione della disciplina. Dopo di lei, a scendere in campo è stato Emanuele Conti, esibitosi con il kettlebell.

Dopo le due esibizioni si è proceduto all’inizio della partita, non prima dell’Inno di Mameli e del doveroso minuto di silenzio per ricordare Riccardo. Fischio d’inizio e si comincia. Dopo mezz’ora, l’arbitro decreta la fine del primo tempo, che finisce 3 a 1 in favore della squadra bianco-nera su quella nero-azzurra.

Durante l’intervallo sono andati in scena dei vari filmati, creati appositamente per ricordare Riccardo. Il primo ha come protagonista Federico Poggipollini, conosciuto per essere lo storico chitarrista che ormai da anni affianca Ligabue nei suoi concerti. Nel video si vede “Capitan Fede” (così sono abituati a chiamarlo i suoi fan) esibirsi insieme ad una cover band di Ligabue: il frontman del gruppo, durante il concerto ha voluto ricordare Riccardo omaggiandolo con una canzone; così, sulle note di “Piccola stella senza cielo”, è partita una sequenza di immagini che ripercorrevano la vita di Riccardo. Oltre a Federico Poggipollini, anche Marco Ligabue, fratello di Luciano, e il suo chitarrista Jonathan Gasparini hanno preso parte con un video-saluto al memorial:

“Ciao a tutti, vogliamo salutare gli amici di Riccardo e, soprattutto, Riccardo, che sappiamo essere stato un nostro grande fan, in particolare di mio fratello. Sappiamo che da qualche parte ci sta ascoltando e lo salutiamo con tanto affetto, a lui e alla sua famiglia.”

Queste le parole dei due musicisti. Dopo la musica, a passare in primo piano è stato il calcio, quello a tinte neroazzurre: il video successivo, infatti, includeva le immagini di un calciatore dell’Inter in particolare: Marco Materazzi. L’ex campione del mondo ha voluto mandare anche lui un saluto a Riccardo, ai suoi amici e alla sua famiglia:

“Ciao a tutti, volevo ringraziare gli organizzatori del “Memorial Riccardo Fiaschini” per avermi invitato a partecipare. Purtroppo sono fuori Italia e quindi non posso essere lì fisicamente ma ci sono con il cuore. So che Riccardo era un grande tifoso dell’Inter, e che purtroppo non ha potuto assistere al Triplete conquistato nel 2010, ma sono sicuro che da lassù lui ci abbia supportato e tifato fino alla fine, per poi festeggiare come abbiamo fatto noi. Perciò mando un grande abbraccio a lui, alla sua famiglia e a tutti i suoi amici, con la promessa di impegnarmi, in vista del prossimo anno, per essere presente.”

Sulle parole dell’ex numero 23 neroazzurro si è concluso il bellissimo omaggio a Riccardo, che ha lasciato nel cuore delle persone presenti un segno indelebile, prova di una forte sensibilità. Prima del secondo tempo, sono stati invitati sul campo Marcello, Gabriella e Francesco, accompagnati dal sindaco Luciano Conti, il parroco Don Piero Grassi, il presidente della Pro Loco Mirko Venturi e Mario Cardoni. Il primo a parlare è stato Marcello, visibilmente emozionato:

“Che dire, ogni anno è sempre un’emozione essere qui. Voglio ringraziare Giacomo per il suo impegno e la sua dedizione nell’organizzare questo evento, ed anche gli amici di Riccardo, gli ex compagni di classe, ma soprattutto voi che questa sera siete qua in così tanti a regalarci il vostro affetto. Questa è la cosa che più di tutte ci da la forza per andare avanti e continuare la nostra vita, perché in questo modo ci dimostrate che Riccardo non è stato dimenticato e continua ad essere qui con noi.”

La parola è poi passata al sindaco Luciano Conti: “Dopo quanto mostrato nelle bellissime immagini che abbiamo visto poco fa è difficile prendere la parola. Ovviamente anche io mi unisco ai ringraziamenti, in primis a Giacomo e ai ragazzi che lo hanno aiutato, ai calciatori, a voi qua presenti. Credo che la forza che in questi anni hanno dimostrato Marcello, Gabriella e Francesco debba servire da sprono a tutti noi per affrontare la vita e gli imprevisti a cui essa ci mette di fronte. Eventi come questo servono per farci riscoprire dei valori che forse col tempo sono andati perduti, ma che invece devono essere portati di nuovo alla luce.  A nome di tutta l’amministrazione comunale rinnovo i ringraziamenti e faccio i miei complimenti agli organizzatori, sperando di essere qui anche il prossimo anno.”

Dopo il sindaco è stata la volta del parroco Don Piero Grassi:“Grazie a tutti per essere venuti in così tanti, è bello vedere questo attaccamento da parte di una comunità, anche dopo tanti anni. Quello che mi ha colpito di più di questa serata sono stati alcuni momenti di silenzio, dovuti non a distrazione o assenza, ma più che altro ad una riflessione sull’importanza della vita, sull’attaccamento alla vita che ognuno di noi dovrebbe avere; momenti di silenzio in cui ognuno di noi è potuto entrare in comunione con se stesso di fronte alle immagini che abbiamo visto poco fa. Anche io non posso esimermi dal ringraziare tutti gli organizzatori, i calciatori e chiunque abbia collaborato alla realizzazione di questo evento.”

Alle parole di Don Piero, sono seguite quelle di Mario Cardoni:“Anche io mi unisco, ovviamente, ai ringraziamenti, in particolare a Giacomo che mi ha permesso di aiutarlo e di poter rendere felici Marcello e la sua famiglia. Con Marcello ci conosciamo da molti anni, e il nostro rapporto lavorativo ha poi consolidato il rapporto di amicizia, per cui è stato davvero bello per me poter partecipare. Un sentito ringraziamento va poi a tutti questi ragazzi e a voi del pubblico per la vostra vicinanza e il vostro affetto.”

In conclusione, le parole del presidente della Pro Loco, Mirko Venturi:“Mi unisco anche io alle parole di chi mi ha preceduto. Ringrazio in particolar modo Giacomo che ogni anno mi invita a partecipare ma, purtroppo, per problemi fisici non sono potuto essere presente in mezzo al campo. A nome della Pro Loco voglio anche io ringraziare Marcello, Gabriella e Francesco, tutti i ragazzi e il pubblico presente. In questi anni abbiamo cercato di ricordare Riccardo in vari modi, fino a che l’anno scorso, insieme a Marcello, abbiamo organizzato un concerto intitolato “Vorrei tu fossi qui”, andato in scena la sera della notte bianca, che per noi è stato un evento davvero importante per ciò che ha trasmesso e rappresentato.”

Prima della ripresa, ai calciatori sono state regalate delle medaglie da parte della famiglia di Riccardo, un simbolo che rappresenta la gratitudine verso i ragazzi che ogni anno partecipano sempre numerosi. Oltre a loro, anche all’organizzatore della serata, Giacomo Rossi, è stato conferito un “premio”, una targa commemorativa per la dedizione che tutti gli anni mette nel rendere possibile questa manifestazione. A Marcello e alla sua famiglia, infine, è stato consegnato un ritratto di Riccardo, realizzato da Monica Verzili.

Un ringraziamento è stato fatto anche da parte di Giacomo e da tutti gli organizzatori: alla società sportiva Real Avigliano e al presidente Emiliano Brunetti, che hanno messo a disposizione il campo, alla Croce Rossa di Avigliano e all’arbitro Massimiliano Catini.

La partita è poi ripresa, concludendosi con il punteggio di 5 a 1 in favore della squadra bianco-nera.

Ma ciò che era importante ieri sera non erano ne il punteggio, ne tantomeno la fede calcistica. L’unica cosa davvero fondamentale era celebrare l’amicizia, celebrare Riccardo, ricordarlo, amarlo e soprattutto, non dimenticarlo mai.

 

 

 

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