Avigliano umbro ,2 Giugno 2022 – Una nazione unita , libera , indipendente e repubblicana così si traduceva il programma di Giuseppe Mazzini , antesignano della nostra repubblica che ha trovato attuazione il 2 giugno 1946 quando gli italiani dopo il ventennio fascista sono stati chiamati al voto.
Fu un doppio appuntamento elettorale: l’ elezione dell’ assemblea costituente incaricata di redigere la Costituzione, e la scelta attraverso un referendum istituzionale della forma di governo o monarchia o repubblica. In quella circostanza il paese dimostrò una totale affluenza , votò il 90% degli aventi diritto e fu il primo voto a suffragio universale con la partecipazione delle donne.
Il risultato vide prevalere la repubblica confermando la divisione del paese con un Nord progressista e repubblicano e il Sud tradizionalista e monarchico.
I PROTAGONISTI in realtà non fu semplice liberarsi dalla monarchia infatti Vittorio Emanuele III tentò una ultima mossa abdicando in favore del figlio Umberto II che però fu costretto all’ esilio in Portogallo . Del resto i Savoia avevano delle responsabilità nella salita al potere del regime fascista ed in più fasi potevano destituirlo ma per timore di mettere a repentaglio il ruolo del re mantennero la connivenza con il regime . Però alla fine vinsero le forze politiche che credevano in una Italia protesa al fututo come la Democrazia cristiana con il segretario Alcide De Gasperi che ebbe un ruolo centrale nel periodo della ricostruzione del paese, il Partito comunista con Palmiro Togliatti che apri’ la sua formazione politica alla partecipazione alle istituzioni democratiche.
IL VALORE DELLA REPUBBLICA oggi non si può misconosce il ruolo delle forze politiche che hanno consentito al nostro paese di risorgere elaborando una Costituzione repubblicana , testo innovativo e avanzato da un punto di vista della cultura politica e giuridica europea che entrò in vigore il 1 gennaio 1948 in sostituzione dello Statuto Albertino. Così l’ Italia poté ripartire dimenticando vent’anni di regime e la guerra in un clima di collaborazione e di equilibrio tra le forze e ciò le consenti’ di avere una buona visibilità a livello internazionale in particolare con gli USA con cui stabili’ un rapporto privilegiato utile per entrare nella logica del piano Marshall per la ricostruzione post-bellica . Inoltre il passo successivo fu l’ ammissione nell’ ONU nel 1955 e nel 1957 la partecipazione alla fondazione della Comunità Economica Europea. Quindi solo dopo avere delle istituzioni solide e democratiche potevamo essere riabilitati e pensare al miracolo economico che avvenne durante gli anni ‘50-60.