Opinioni

“A Santa Restituta 21 residenti e 24 immigrati: si rischia la tensione sociale” La Lega Nord Terni si fa sentire

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Riceviamo e pubblichiamo anche il comunicato stampa della Lega Nord Terni sulla questione migranti di Avigliano Umbro:

“Ospitare 24 immigrati in una frazione, come Santa Restituta, dove ufficialmente risiedono 21 abitanti (ma in realtà nei mesi invernali sono molti meno), è un esempio di come il fenomeno “profughi” o presunti tali, non vada gestito.

Come già accaduto a Macerino (frazione di Acquasparta con 5 abitanti e 35 immigrati) e Cisterna (frazione di Gualdo Cattaneo dove per 4 abitanti sono arrivati 20 immigrati), la situazione si sta ripetendo nel comune di Avigliano Umbro, dove l’Amministrazione sta scavalcando le esigenze di molti cittadini del territorio.

La Lega Nord è da sempre contraria a questa gestione superficiale e approssimativa del fenomeno immigrazione, nel momento in cui non si tiene conto delle tensioni sociali che potrebbero nascere nelle realtà locali che presentano un numero superiore di immigrati rispetto alla popolazione residente e dove si andrebbe a verificare ciò che chiamiamo “integrazione al contrario”: chi vive da anni a Santa Restituta, sarà costretto ad integrarsi con gli immigrati e non il contrario come dovrebbe essere.

Rispetto a tali tematiche, i consiglieri regionali della Lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, hanno recentemente incontrato i due Prefetti di Terni e Perugia, esprimendo il proprio disappunto per le cifre e le situazioni riferite: nella regione Umbria sono presenti quasi 3mila immigrati, mentre nel 2015 erano poco superiori ai 1600. Il che vuole dire un aumento di poco meno del doppio nel giro di un anno e nel 2017 la situazione potrebbe essere la stessa, con un incremento ancora maggiore. Di questi immigrati l’80% sono uomini adulti, poche le donne e ancora meno le famiglie e questo è un dato che fa pensare. Inoltre, tra tutti coloro che sbarcano in Italia, solamente al 6%, dopo un lungo iter burocratico, viene riconosciuto lo status di “profugo” e quindi realmente proveniente da zone di guerra.

Sulla base di questi dati, chiediamo agli amministratori dei Comuni umbri e in questo caso a quelli di Avigliano Umbro, di gestire con accuratezza il fenomeno, avviare percorsi condivisi con la popolazione e non rischiare azioni che potrebbero creare tensioni sociali o mettere a rischio l’incolumità dei cittadini stessi.”

Lega Nord Terni

 

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