Giammarco Giuli, dai banchi di scuola ai campionati italiani di atletica leggera
AVIGLIANO UMBRO – 29 novembre 2018 – La promessa dell’atletica leggera italiana vive a Sambucetole, si chiama Giammarco Giuli ed ha solo 15 anni. Nella sua breve carriera infatti, Giammarco ha macinato record su record, affermandosi come uno degli atleti più promettenti del panorama sportivo regionale. Giammarco è allenato da Domenico Pacilli della ASD Velocissimi di Narni, ed è stato avviato all’atletica dalla professoressa Maddalena Conti dell’Istituto Comprensivo “Petrucci” di Montecastrilli. Grazie a suo padre Michele, siamo riusciti a metterci in contatto con lui.
Un po’ di numeri Prima di lasciar spazio all’intervista, un po’ di risultati ottenuti da Giammarco in questi ultimi mesi: l’8 aprile 2018, Giammarco ha partecipato al meeting di apertura della stagione agonistica 2018 di atletica leggera su pista, organizzato dalla Fidal Umbria allo stadio comunale ‘Muzi’ di Orvieto. In quell’occasione, l’atleta di Sambucetole ha raggiunto il primato personale e il primo posto nella categoria “cadetti”, facendo registrare la misura di 5.35 metri nel
salto in lungo. Il 10 giugno 2018, a Parma, con la maglia della rappresentativa Umbria, il giovane atleta ha stabilito il nuovo primato personale nel salto in lungo (5.99 metri) migliorandosi di ben 42 centimetri rispetto alla gara disputata sette giorni prima a Viterbo, al “Gala dei Concorsi – salti e lanci”, in cui era arrivato a 5.57 metri; con questo nuovo primato, Giammarco si è piazzato sul gradino più alto del podio e ha guadagnato il primato umbro.
L’intervista
Qual è stato il primo sport che hai praticato?
All’inizio ho praticato nuoto e basket, ma solo per poco tempo.
Quando ti sei avvicinato all’atletica leggera?
Ho disputato delle gare in prima e in seconda media, in cui mi sono classificato rispettivamente al primo e al terzo posto.
Hai frequentato i corsi all’Umbria KTC, quanto sono stati utili per la tua formazione?
Ho frequentato un campus estivo nel quale ho iniziato ad entrare un po di più in contatto con questo sport, poi per problemi organizzativi, purtroppo, non ho potuto iniziare i corsi di atletica a Todi dove Emanuele Conti ci aveva consigliato di andare. Poi, nel 2017, ho partecipato con l’ I.C. Petrucci di Montecastrilli ai Campionati Regionali Studenteschi e sono arrivato primo, diventando Campione Regionale Studentesco 2017.
Hai appena disputato i campionati italiani di atletica leggera nel salto in lungo. Come ti sei preparato per questa sfida?
I campionati Italiani cadetti sono stati un traguardo che ho raggiunto grazie all’aiuto di tante persone: il mio allenatore Domenico Pacilli, il preparatore Rudy Gandola, mio padre, la professoressa Conti e anche Emanuele Conti, al quale spesso ci siamo rivolti per dei consigli nei momenti difficili. Gli allenamenti sono stati duri ma la fatica è stata spesso ricompensata dalle vittorie; infatti, oltre ai primi posti di Viterbo, Gala dei Salti, Mennea Day, Fermo, Fiano Romano e Orvieto, il secondo posto sul podio di Ancona e Tarquinia, e i due personali ottenuti con la misura di 5,77 metri e 5,99 metri, sono stato convocato dalla Rappresentativa Umbra per indossare la maglia della Regione in occasione delle due gare di Fidenza e Isernia (memorial Nazionale Musacchio) dove mi sono classificato 2° con la misura di 5,95 metri.
A Settembre sono diventato Campione Regionale Umbro 2018 nella categoria Cadetti ed ho ottenuto la miglior misura 2018 in Umbria; poi i Campionati Italiani con la maglia dell’Umbria, dove sono stato selezionato anche per gareggiare nella staffetta 4 x 100. E’ stata una grande emozione, lo stadio, i tifosi, la televisione, tutte situazioni che fino ad ora non avevo mai vissuto e che mi hanno lasciato senza fiato in alcuni momenti, perché sentivo su di me la responsabilità di fare bene.
Un’esperienza che mi piacerebbe ripetere anche quest’anno come Allievo e per la quale ho già iniziato la sessione di allenamento in attesa delle prossime gare indoor.
Sei ancora giovanissimo: come ti vedi, in ambito sportivo, tra 10 anni?
Adesso penso a divertirmi cosi, non so come sarò e che farò tra dieci anni ma per ora va bene cosi. Ho fatto tante nuove amicizie e mi diverto, devo pensare alla scuola e ad allenarmi sempre meglio per poter raggiungere un obbiettivo.