Avigliano Umbro 13 Settembre 2023 – Sono diversi giorni che si legge sui quotidiani e si ascolta dai telegiornali il termine IT alert, di seguito si proverà a fare chiarezza in merito, spiegando cosa sia questo sistema, a cosa serve e soprattutto quale vantaggio può trarne la popolazione.
Cos’è: doveroso è, innanzitutto, spiegare cosa sia l’IT alert. Esso è un nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, promosso dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Attraverso l’aggancio dei dispositivi, quali cellulari e smartphone, alle celle telefoniche collocate in una data area geografica, sarà in grado di diffondere messaggi e notifiche utili in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso.
A cosa serve: l’IT alert ha la funzione principale di mettere in allerta e quindi condurre a misure di autoprotezione la popolazione che si trova in una determinata zona interessata da un’emergenza od evento calamitoso. Naturalmente il suo compito non sostituisce la normale erogazione delle comunicazioni, tuttavia esso tenta di favorire o comunque di garantire un’informazione più immediata e pronta, per portare a conoscenza della situazione di pericolo in maniera più rapida. In tal senso, IT-alert non è un sistema salvifico in sé, ma è finalizzato, in ragione di un determinato probabile evento, a favorire una condotta personale di consapevolezza dei rischi e di adozione di misure di prevenzione e salvaguardia.
Quali sono gli eventi interessati dall’IT alert: come si legge dal Dipartimento di Protezione Civile esso sarà utilizzato per: maremoto generato da un sisma, collasso di una grande diga, attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli, incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso), precipitazioni intense.
Quale sarà il messaggio che i dispositivi riceveranno: come detto sopra il sistema si compone di una notifica o messaggio che comparirà direttamente sui dispositivi dei cittadini. Per gli utenti che si trovano nell’area interessata si prevede la ricezione un messaggio testuale, accompagnato da un suono ben riconoscibile e differente dalle classiche suonerie, sottolineandone il mittente ovvero IT-alert. Lo scopo di utilizzare un suono differente rispetto a quelli presenti nei dispositivi è quello di attirare l’attenzione del soggetto sulla notifica stessa, evitando quindi di ignorarla.
La sperimentazione: i primi test sono partiti ieri 12 Settembre nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Campania e Marche, proseguiranno domani 14 Settembre con Umbria, Piemonte e Puglia ed interesseranno man mano tutte le regioni, concludendosi il 13 Ottobre. In questa fase di sperimentazione è il Dipartimento della Protezione Civile che provvede all’invio dei messaggi IT-alert. Il sistema sarà operativo a partire dal prossimo 7 febbraio 2023.
I limiti: tra i maggiori si annoverano ovviamente l’incertezza legata ai fenomeni naturali, alla disponibilità di informazioni, alla prontezza della loro elaborazione e diffusione, a malfunzionamenti delle apparecchiature ed alla discrezionalità. Inoltre la tecnologia cell-broadcast, utilizzata per l’invio delle notifiche, può risentire errori nell’individuazione dell’area interessata e delle corrispondenti celle telefoniche. Questo potrebbe comportare la ricezione di messaggi da parte di soggetti al di fuori della zona colpita o viceversa mancata comunicazione con quelli effettivamente presenti in zona.