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“La materia e il perimetro”: focus sull’artista Primarosa Cesarini Sforza I dettagli dell'evento di oggi e della piccola mostra in biblioteca

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AVIGLIANO UMBRO – 14 Agosto 2024- Oggi pomeriggio alle ore 18 nel teatro comunale di Avigliano Umbro verrà proiettato il medio metraggio “La Materia e il Perimetro”: approfondimento sulla piccola mostra dell’artista Primarosa Cesarini Sforza a disposizione di tutti i visitatori dall’8 al 15 agosto.

Di seguito tutti i dettagli dell’evento

Primarosa Cesarini Sforza artista di fama internazionale ci onora con le sue opere in una piccola mostra nella Biblioteca comunale di Avigliano Umbro dall’11 al 15 agosto 2024 – dice con emozione la presidente dell’associazione culturale Il Laboratorio del Paesaggio.

Una piccola mostra che ci permette di cogliere alcuni aspetti dell’arte di Primarosa: l’artista accosta zone di colore e disegni, tagli e cuciture, pezze di stoffa, pastelli, carte, inchiostri, rete metallica, piccoli oggetti e ritagli, legni, spaghi e crea un mondo fantastico in cui i personaggi si delineano e si dissestano, quasi a voler entrare di soppiatto negli occhi degli osservatori per scombinare il senso emotivo della percezione e suggerire una dimensione che conduce a risvolti enigmatici. Fortemente legato al fare manuale e alle suggestioni della materia, l’assemblage è un dispositivo che incorpora e dà forma a temi desunti dal quotidiano e dal banale ma riproposti nei termini di memoria e fantasmagoria.”

Nelle opere di Primarosa la trama narrativa, e non descrittiva, consiste nell’accostare immagini estremamente attraenti, che pur appartenendo alla realtà, fiori, animali, oggetti, sagome umane, ci trasportano in un mondo inanimato, fantastico, dove ogni cosa ha valore in sé, ci suggerisce una storia di pura invenzione”. (Claudia Terenzi)

Per conoscere in maniera ancora più completa l’artista nel pomeriggio di mercoledì 14 agosto al Teatro comunale alle ore 19 verrà proiettato il mediometraggio “La materia e il perimetro” realizzato da Giulia Raparelli in occasione della mostra antologica su Primarosa Cesarini Sforza di Villa Torlonia dell’aprile scorso. Saranno presenti l’artista e la regista.

La proiezione sarà preceduta da un altro importante appuntamento col concerto “La poesia diventa musica” musica per cinque liriche di Federico García Lorca per due chitarre dall’Archivio di Alessandro Casagrande con i chitarristi Kevin Scimia e David Paccara la voce narrante di Danilo Paludi.

Scritta nel 1958, l’opera presentata da 3 allievi del Conservatorio Briccialdi di Terni vede Alessandro Casagrande interessarsi al lavoro del grande Federico Garcìa Lorca. Nella scelta di far narrare delle poesie accompagnate da due strumenti molto legati alla Spagna, le chitarre classiche, Casagrande crea delle atmosfere suggestive all’interno delle quali raccontare delle storie. Tutte incentrate sul tema dell’Amore, ogni volta da una diversa prospettiva, dalla più nobile, la sofferenza per amore, a quella cruda della molestia. La seconda delle due parti è la messa in musica del famoso “Lamento per Ignazio”, diviso in 4 stanze e scritto in memoria del defunto amico e Torero. La poesia di Garcia Lorca subisce così un’amplificazione grazie alla musica che la sostiene e la incoraggia, così come in alcuni momenti avviene il contrario, essendo la parola a dare significato al suono.

Il lavoro presentato è rimasto per decenni nell’archivio di stato di Terni e solo nel 2023 riportato alla luce grazie alla collaborazione con il Conservatorio Briccialdi di Terni, che si è impegnato per riportare la dovuta attenzione su questo titolo della produzione di Alessandro Casagrande.

Primarosa Cesarini Sforza in realtà non ha mai iniziato a fare l’artista, è nata senza che potesse fare altro. Ma questa predestinazione, che nulla ha di imperscrutabile poiché viene da una famiglia in cui si sono intrecciate intere genealogie di artisti, l’ha presa sin da subito in mano e se l’è cucita addosso perfettamente a sua misura, a sua scelta e a suo gusto.

Oggetti trovati, già smarriti, riacquistano significato in un archivio della memoria dove le opere scivolano fuori dai confini dati per intrecciarsi, sovrapporsi, riannodarsi e interferire le une con le altre.

Spaghi e fili ricuciono le cesure delle carte e delle tele, fili, ora colorati e sgargianti, che diventano la materia stessa dell’opera disegnando i contorni e i perimetri delle figure ma allo stesso tempo lasciandone indefiniti i margini.

Anche nei libri d’artista, l’assemblage di materie e oggetti diversi, da lacerti di spartiti a mappe ritrovate, si sommano e sovrappongono in un ordito di pagine per letture stratificate recuperano le manualità femminili svuotandole dei sensi patriarcali; modella, cuce, ricama, organizza mondi incantevoli, anche in forma di fulminanti libri, come se fosse tutto una parodia di quei sensi disseccati e inservibili come un ago spezzato.

Biografia di Primarosa Cesarini Sforza Nata a Bologna, vive e lavora a Roma. Ha esposto le proprie opere in numerose mostre personali sia in Italia che all’estero: tra l’altro, a Roma, New York, Parigi, Tangeri, Madrid, Colonia, Lisbona, Il Cairo, Istanbul, Bilbao.

Ha partecipato a varie manifestazioni italiane e internazionali come ARCO Madrid, Arte Fiera di Bologna, Basil Art Fair, Paris Beaubourg, Stockolm Art Fair, Découverte Paris, Firenze Fiera, RipArte Roma, Biennale del Libro d’artista di Cassino, Artissima Torino, Salon d’Art Contemporain de Montrouge, Moussem Culturel d’Asilah (Marocco), Chicago Art Fair, Prima Biennale d’Arte di Sharja (Dubai), Primo Festival Internazionale d’Arte di Amman (Giordania), Premio Michetti (Italia).

Ha esposto sue opere in numerose manifestazioni tra le quali Arte/architettura/città (Palazzo delle Esposizioni, Roma), Art for All (Complesso San Salvatore in Lauro, Roma), Il luogo dei luoghi (Società Geografica di Roma), Lavori in corso-1999 (MACRO Roma; opera acquistata dal Museo), Carte 7 (Fondazione Niavaran, Teheran, e Ambasciata italiana, New Delhi), Rassegna nazionale del Libro d’artista (Foggia), “100% periferia-Quadrato nomade”, (Palazzo delle Esposizioni, Roma), “La Fede, Poesie e Libri d’artista” (Biblioteca Casanatense, Roma), Giornata del contemporaneo, Baglio Di Stefano (Gibellina), Biennale d’Arte di Viterbo, Biennale delle Arti del Mediterraneo (Salerno), Università di Colonia e Kholn Art Salon di Colonia (Germania), Galleria Vigadò (Budapest), Dogus University (Istanbul), Casa dell’Architettura (Bilbao).
Sue opere sono nelle collezioni del MACRO 
(Roma), MUBAQ (L’Aquila), Fondazione Orestiadi (Gibellina), Fondazione Mastroianni (Arpino), Ambasciata italiana (Brasilia), Ambasciata italiana (Cipro), Museo d’arte contemporanea (Asilah, Marocco), Museo d’Arte Contemporanea (Amman), Collezione Libri d’Artista (Cassino), Fondazione Giuliano Briganti (Siena), Collezione Libri d’Artista (Comune di Torrita di Siena), Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo (PE).

Interventi critici
Mario de Candia, Patrizia Ferri, Enrico Gallian, Barbara Tosi, Ed Bryant, Simonetta Lux, Ivana D’Agostino, Gianluca Marziani, Lorenzo Canova, Fernando Carbonell, Carlo Fabrizio Carli, Cesare Sarzini, Enzo Bilardello, Ivana D’Agostino, Mary Angela Schroth, Antonello Rubini, Luciano Marziano, Francesca Gallo, Silvia Bordini, Nicoletta Cardano, Bruno Aller, Lorenzo Mango, Eloisa Saldari, Claudia Terenzi, Helia Hamedani, Beppe Sebaste, Maila Buglioni.

(si ringrazia per la collaborazione Paola Venturi del Laboratorio del Paesaggio)

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