L’ambulanza arriva (di nuovo) tardi: rabbia tra gli Aviglianesi Malore per un uomo del posto residente vicino alla sede della C.R.I., ma l'unico mezzo disponibile era a Terni. Conti: "Scandaloso che il nostro territorio sia scoperto"
AVIGLIANO UMBRO – 3 febbraio 2020 – Continua imperterrita una guerra che dovrebbe invece aver fine: quella delle ambulanze. Ieri mattina (2 febbraio 2020, ndr), a seguito di un malore, i familiari di un uomo residente ad Avigliano Umbro a pochi metri dalla sede C.R.I. locale, hanno chiamato il 118. Purtroppo però, l’unica ambulanza a disposizione era impegnata a Terni e l’uomo ha dovuto attendere l’arrivo di un mezzo da Amelia che ha impiegato circa mezz’ora per giungere sul posto e prestare i primi soccorsi. A denunciare l’accaduto è il consigliere comunale di minoranza (Aria Nuova) Daniele Marcelli.
Le parole di Marcelli “Purtroppo è successo di nuovo – commenta amaramente Marcelli – ma ci stiamo attivando per portare il nuovo assessore regionale Luca Coletto a conoscenza del problema”. L’ennesimo ritardo ha fatto infuriare anche gli aviglianese che stavolta non hanno potuto beneficiare di quel che spetterebbe loro di diritto. “Sì, è così – racconta una signora – perché a suo tempo tutto il paese ha messo mano al portafoglio ed ha investito in uomini e mezzi, proprio per avere assistenza immediata e invece…”. Un parco macchine all’avanguardia e più di cento volontari che però ad oggi, a causa della necessità di coprire zone molto lontane fra loro, non sono sempre in grado di garantire sul proprio territorio il servizio di soccorso nei tempi e nei modi che l’emergenza richiederebbe.
Il problema e le parole di Sciarrini Il fulcro del problema, infatti, sembra risiedere nel fatto che spesso l’ambulanza del 118 venga impiegata per il trasporto ospedalieri, dunque non urgente. “Ci tengo a precisare però – spiega il presidente della Croce Rossa di Avigliano Umbro Matteo Sciarrini – che stamattina (ieri, ndr) la nostra ambulanza era fuori per un altro intervento da 118. Ciò non toglie che il problema esista e che la situazione si diventata insostenibile. Tempo fa eravamo in trattativa con il direttore sanitario Massimo Braganti che si era mostrato disponibile e dotare il territorio di mezzi alternativi alle ambulanze per effettuare trasporti non urgenti. Purtroppo Braganti è andato via. Speriamo che si possa perseguire lo stesso progetto anche con il suo successore”.
I tempi e le parole del sindaco Conti La questione del trasporto degenti è sul tavolo della trattativa ormai da anni. Già nel 2018 si parlava dell’imminente arrivo di mezzi dedicati in vista del rinnovo della convenzione. E anche allora la miccia era stata accesa da ben due decessi verificatisi proprio ad Avigliano. Oggi, come allora, interviene sulla questione anche il sindaco di Avigliano Umbro Luciano Conti. “Domattina (oggi, ndr) farò subito una segnalazione agli uffici USL competenti. Non possiamo andare avanti così – ammette – il territorio di Avigliano è molto vasto e diluito e proprio per questo non dovrebbe mai essere lasciato completamente scoperto. Portare la nostra ambulanza a 4o km di distanza, anche se per un intervento di 118, equivale a lasciare il nostro territorio in balia di se stesso anche per delle ore. Questo non deve più accadere, soprattutto per i servizi non urgenti ed essenziali”.