Avigliano Umbro 12 Febbraio 2023 – In questi giorni il nostro paese ricorda gli eccidi delle foibe , vicenda storica per molto tempo misconosciuta e messa tra parentesi dai governi per ragioni diverse e che solo con la legge 90 del 30 Marzo 2004 ,ad opera del democristiano Alcide De Gasperi , ha avuto un riconoscimento.
Il massacro Dopo l’ 8 settembre 1943 nella fase di caos dello stato italiano , i partigiani comunisti jugoslavi occuparono gran parte dell’ Istria e si resero responsabili del massacro di centinaia di italiani gettandoli nelle cavità carsiche tipiche della zona . Si parla di operazione sommaria perché rivolta non solo contro i presunti collaborazionisti del nazifascismo ma anche indiscriminatamente verso la popolazione italiana locale senza risparmiare anziani, donne e bambini. Si trattò di una resa dei conti che affondava radici in oltre 20 anni di odio etnico e ideologico. Infatti quei territori, in seguito alla prima guerra mondiale, erano stati annessi al nostro paese e durante il fascismo avevano subito una violenta politica di distruzione dell’ identità nazionale delle minoranze slovena e croata. Poi dal 1945 con la fine della guerra ricominciarono le violenze degli jugoslavi verso gli italiani e più precisamente verso la borghesia urbana .
Silenzio e riscatto Come si diceva, un lungo silenzio e la vergogna da parte dei governi per il legame di amicizia tra il nostro partito comunista ed il regime jugoslavo di Tito che, secondo l’ ideologia, avrebbe dovuto realizzare la liberazione ed invece fu un regime dittatoriale. Non ci fu un processo ed una giustizia volta a riscattare quanto è avvenuto come nel caso del processo di Norimberga per i crimini nazisti e per questo resta il dolore per quanti hanno perso la vita ingiustamente. Ma oggi la storia, riporta alla luce con quella chiarezza inconfondibile dei fatti , la memoria di tutte le vittime e , visitando i luoghi come la foiba di Basovizza a Trieste , monumento storico di quanto è avvenuto, si può cogliere il senso o meglio il non senso.