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Le Rsu della Provincia di Terni partecipano allo sciopero nazionale contro i tagli del Governo

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TERNI – 5 ottobre – La Rsu della Provincia di Terni parteciperà domani, in rappresentanza dei lavoratori, allo sciopero nazionale del personale degli enti provinciali e delle Città metropolitane, indetto dai sindacati del pubblico impiego, aderendo alla manifestazione regionale in programma a Perugia. Dalla rappresentanza sindacale unitaria confidano in una massiccia adesione dei dipendenti della Provincia di Terni vista la grave situazione nella quale versano gli enti italiani e il rischio di non poter più garantire i servizi al cittadino e gli stipendi.

Il presidente della Provincia, Giampiero Lattanzi, ribadisce la situazione di grave sofferenza delle casse dell’ente. “Dal riparto dei soli 72 milioni di euro per le Province – dice – a Terni ne arriveranno solo circa due. Per chiudere il bilancio ne mancano due e mezzo, se non lo facciamo non possiamo inviare al ministero le certificazioni finanziarie e questo blocca il trasferimento di fondi propri dell’ente introitati con le tasse automobilistiche. Senza risorse la cassa va in sofferenza e c’è il rischio, così come già avvenuto in altre Province, che non si possano più pagare gli stipendi e non si riesca a saldare le spettanze dei fornitori. Sotto questo profilo mi auguro che anche la Regione Umbria intervenga con manovre a sostegno dell’ente che riescano ad individuare le risorse necessarie alla formulazione del bilancio di previsione.

Non so – aggiunge poi il presidente – come abbiano fatto alcune, pochissime per la verità, se non rare, Province italiane ad affrontare i problemi, come ho letto ad esempio dalle dichiarazioni del presidente di Udine. La realtà è che oltre il 90 per cento delle Province è in grande difficoltà, ci sono enti nei quali i lavoratori non percepiscono da mesi gli stipendi e dappertutto è generalizzato il problema della manutenzione ordinaria di strade e scuole che genera inevitabili problemi di sicurezza”.

I sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil organizzeranno domani un presidio sotto la sede della Provincia di Perugia a partire dalle 9.00 per protestare contro la  situazione di estrema difficoltà delle Province e delle Città metropolitane in settori fondamentali come viabilità, edilizia scolastica, ambiente e polizia provinciale.
Anche in Umbria i sindacati denunciano “forti difficoltà di sostenibilità finanziaria di entrambe le Province, private non solo di risorse economiche, ma anche umane e strumentali, e che, nonostante l’esito del referendum, devono ancora fare i conti con una politica del governo che non tiene conto della “bocciatura” totale della riforma istituzionale. Una riforma che non ha portato la tanto decantata riduzione delle spesa pubblica, ma solo disservizi ai cittadini a scapito del pubblico servizio, delle professionalità e competenze messe a disposizione dai dipendenti

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