PERUGIA – 26 Marzo 2020 – Un’app per tracciare gli spostamenti delle persone, per verificare chi è entrato in contatto con un malato. L’Umbria si candida ad essere la prima regione italiana a seguire il cosiddetto ‘modello Corea del Sud’ nella lotta alla diffusione del Covid-19. Un campione di 900 mila abitanti che potrebbe però fare da apripista a livello nazionale.
L’app Si chiama “StopCovid19” ed è stata ideata dalla società valtellinese Webtek e donata alle autorità gratuitamente. Tramite gps, consente di monitorare i nostri ultimi spostamenti e di avvisarci nel caso di contatti con persone risultate positive al coronavirus, consentendo di ricostruire la catena dei contagi. In caso di possibile contagio, è poi l’autorità sanitaria a mettersi in contatto con l’utente. La partecipazione sarà su base volontaria, si dovrà scegliere autonomamente di scaricare l’applicazione dal proprio App Store.
C’è già stata polemica Per quel che riguarda privacy e l’utilizzo di dati sensibili subito polemiche, perché possiamo regalare ogni giorno informazioni a qualsiasi sito o colosso del web, ma ehi, abbiamo tutti qualcosa da nascondere al Governo, o simili, che potrebbero usare le info non per mandarci pubblicità ad hoc ma per scopi di salute pubblica, come in questo caso, o come nel controllo di chi froda il fisco. Così Michele Fioroni, assessore regionale: “Il digitale, gli open data, la tecnologia possono dare un supporto rilevante, oltre a quello svolto dalle strutture ospedaliere, alla lotta al virus. Tutto avviene nel rispetto dell’anonimato, tutte le informazioni potranno essere cancellate in seguito, non c’è nessun tipo di controllo governativo o grande fratello“.
Luca Proietti