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Narni diventerà il punto di riferimento per gli studi sui mosaici

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NARNI – 9 marzo – Si aprirà mercoledì prossimo, 15 marzo, alle 9, all’auditorium Bortolotti dell’ex chiesa di San Domenico, il 23esimo Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Aiscom), che raduna ogni anno i maggiori esperti negli studi di settore. Per quattro giorni, fino a sabato 18 marzo, Narni sarà il punto di riferimento per gli studiosi del mosaico in Italia. L’incontro di studio, patrocinato dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e realizzato in collaborazione con il Comune di Narni, rappresenta per l’Umbria il primo evento culturale di portata nazionale dopo il sisma che ha gravemente colpito le regioni dell’Italia centrale.

Il Colloquio tradizione che l’Aiscom rinnova annualmente dal 1994, rappresenta, riferisce una nota del Comune di Narni, un’importante occasione di messa a punto e confronto fra studiosi e addetti ai lavori, sia sulle principali scoperte e studi nel campo dei rivestimenti pavimentali e parietali antichi e moderni, sia sulle più innovative tecniche di restauro e conservazione.

Aiscom ha scelto Narni per le numerose testimonianze pavimentali antiche e medievali documentate nella città e nel territorio, fra le quali spiccano il pavimento in stile cosmatesco della Cattedrale e il mosaico policromo di età paleocristiana rinvenuto nel 2008 proprio all’interno della sede del Colloquio, nell’ex chiesa di S. Domenico, e tuttora visibile.

Introdotte da Francesca Ghedini, Presidente dell’Aiscom, le circa 90 comunicazioni (fra relazioni e poster) previste dal programma saranno a cura dei funzionari delle Soprintendenze e dei Poli Museali, di esperti e di docenti di Università italiane e straniere e di molti giovani e valenti studiosi. Una parte cospicua dei lavori (15-16 marzo) sarà riservata alle comunicazioni relative ai rivestimenti pavimentali e parietali antichi e moderni dell’Italia Centrale, seguita poi dalle segnalazioni di esemplari inediti o poco noti di tutte le altre regioni: in particolare, i funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e del Polo Museale dell’Umbria presenteranno le scoperte più recenti relative al territorio regionale, al quale verranno dedicate le prime due sessioni della giornata inaugurale. Una parte importante sarà inoltre riservata alle comunicazioni su temi di iconografia e di restauro (metodologie di intervento, tecnologie applicate, etc.), che verranno presentate nell’ultima giornata dei lavori.

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