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Narni, inizia la stagione di prosa al teatro comunale con l’opera ‘Copenaghen’

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NARNI – 19 settembre – Sarà ancora Umberto Orsini ad aprire la stagione di prosa al comunale Manini. Il 19 ottobre l’attore novarese porterà in scena Copenaghen, suo cavallo di battaglia, nato nel 1999 e ricco di positivi apprezzamenti da parte della critica teatrale. Con lui sul palco Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice. La stagione proseguirà poi sabato 28 ottobre con la nuova produzione del Teatro Stabile dell’Umbria Occident Express,scritto da Stefano Massini e interpretato da Ottavia Piccolo con la straordinaria Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink. E’ una storia appassionante che racconta del viaggio percorso da una donna anziana di Mosul in fuga con la nipotina di 4 anni. Una storia vera, un piccolo pezzo di vita vissuta che compone il grande mosaico dell’umanità in cammino. La musica suonata dal vivo dall’Orchestra Multietnica di Arezzo contribuisce a raccontare i mille luoghi attraversati dalla protagonista nel suo viaggio.

Domenica 26 novembre,Tullio Solenghi affronta le più belle novelle del Decameronrendendole vive come in un cabaret contemporaneo, utilizzando finemente la lingua originale di Giovanni Boccaccio per restituircela chiara e divertente come se fosse un copione di oggi. Uno spettacolo per tutti, divertente e colto.

Martedì 12 dicembre inTodi is a Small Town in The Centre of Italy, scritto da Liv Ferracchiati, gli attori della Compagnia dei Giovani dello Stabile dell’Umbria, interpretano una piccola tribù di trentenni con proprie regole e ritmi: gli appuntamenti preceduti da note vocali su Whatsapp, gli incontri fatti di routine e noia, le chiacchiere a vuoto e i passatempi inventati. Todi diventa così lo specchio della provincia italiana e dell’Italia intera.
Vinicio Marchioni, in scena insieme a Francesco Montanari, mercoledì 24 gennaio, dirige una nuovissima versione del capolavoro di Anton Cechov, Zio Vanja. Lo stile di Cechov, semplice e sobrio, restituisce con fascino irripetibile e struggente le complesse sfaccettature dell’esistenza umana anticipando e influenzando tutti i motivi successivi della drammaturgia occidentale europea e nordamericana.
Domenica 11 febbraio è la volta dell’immancabile appuntamento con la grande danza, il Balletto di Siena con le coreografie di Marco Batti interpreta Carmen el traidor dove la seduzione viene totalmente sopraffatta dall’avidità, dalle lotte per il potere e dalla subdola manipolazione di una mente stratega.

Chiude la Stagione domenica 25 marzo, La Vita Ferma di Lucia Calamaro, considerata una delle migliori scrittrici italiane viventi, un racconto che accoglie, sviluppa e inquadra il problema della complessa, sporadica e sempre piuttosto colpevolizzante, gestione interiore dei morti, il loro modo di esistenza in noi e fuori di noi. Uno spazio mentale di tre vivi qualunque – padre, madre, figlia – attraverso l’incidente e la perdita. E’ un dramma “di pensiero”. Anche se si ride. E si ride spesso. La campagna abbonamenti inizierà Il 2 ottobre

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