AVIGLIANO UMBRO – 1 gennaio 2022 -Oggi 1 Gennaio del 1948 , precisamente 74 anni fa, entrava in vigore , dopo un lungo iter di gestazione , la nostra Costituzione.
Un testo veramente innovativo e avanzato da un punto di vista della cultura politica e giuridica europea come ebbero a dire le grandi menti politiche e intellettuali che vi lavorarono in un clima di efficace collaborazione ma giudizio concorde anche da parte di giuristi di altri stati.
Fu l’assemblea costituente, eletta dal popolo a suffragio universale il 2 Giugno 1946 a redigere il testo della Costituzione. Non fu certo semplice perché all’interno dell’assemblea composta da 556 membri c’erano diverse correnti politiche ossia i partiti che in quel momento rappresentavano l’Italia e quindi era necessario trovare un compromesso.
Per facilitare e sveltire il compito dei padri costituenti fu creata una commissione di 75 membri che si riunì in diverse sedute tra il 25 giugno 1946 e il 31 gennaio 1948. Una nota interessante è che cinque donne parteciparono alla elaborazione del testo costituzionale e tra queste rilevante fu Nilde Jotti , prima nella storia d’Italia Repubblicana, a ricoprire dal 1979 al 1992, la presidenza della camera dei deputati.
Un nobile compromesso venne raggiunto tra le tre forze politiche che di fatto avevano diverse visioni del mondo e della società ma disposte a cedere ognuna qualcosa per dare all’Italia una nuova legge all’altezza della sfida che attendeva il popolo italiano dopo il secondo conflitto mondiale
Le tre anime presenti nella costituzione sono rappresentate dalla cultura liberale – cattolica – socialista e marxista tutte hanno una voce in capitolo nel dare fondamenti al testo. Infatti la tendenza liberale è volta ad affermare e tutelare le libertà civili e politiche del cittadino, quella cattolica, con personalità di rilievo come Alcide De Gasperi , metteva al centro il solidarismo tra i cittadini e la tutela dei valori tradizionali degli italiani , come la famiglia e la fede religiosa. Infine la socialista con Pietro Nenni e la marxista con Palmiro Togliatti puntavano ad una società più giusta che eliminasse le disuguaglianze tra la parte ricca e la povera del paese. In tal senso fu centrale l’affermazione del diritto al lavoro quale principio supremo che troviamo nel primo articolo : L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro.
Ieri come oggi anche se sono trascorsi più di 70 anni, la costituzione , tra chi vuole modificarla e chi mantenerla , resta la legge fondamentale del nostro stato in quanto votata dagli italiani e chi vuole combattere in nome delle libertà deve far sempre riferimento al testo che è la massima espressione della democrazia . Lo stesso presidente della repubblica lo ha ribadito nel discorso di fine anno: “ la Costituzione è il fondamento saldo e vigoroso dell’unità nazionale . Lo sono i suoi principi e i suoi valori che vanno vissuti dagli attori politici e sociali e da tutti i cittadini.”