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Pasqua: ripensare il valore della pace

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AVIGLIANO UMBRO – 17 aprile 2022- Oggi nel giorno di Pasqua come non pensare e riflettere sull’ importanza di costruire un mondo , una realtà di Pace quanto mai invocata in un periodo buio della nostra storia in cui non avevamo idea di poter tornare . Eppure la storia è dominata dai corsi e ricorsi ma siamo noi individui che dobbiamo imparare dal passato, da ciò che è accaduto, conservarlo nella memoria per poi non errare più .

Il contesto Stiamo vivendo una guerra nel cuore dell’ Europa che vede da una parte un invasore, il presidente russo Putin che ha violato il diritto internazionale  e  dall’ altra una nazione sovrana che dal 1991 si è  costituita come una repubblica e che ora è  sottoposta ad un duro assedi. Questo è il dato di fatto ed è indiscutibile ma il problema è cosa sta facendo il mondo , le nazioni e gli organi preposti per trovare una soluzione ? Vogliamo la pace oppure la guerra inviando armi all’ Ucraina ?

Si poteva prevedere  Usare un linguaggio di insulti  personali, dire che Putin è un assassino o criminale di guerra  è certamente vero ma  serve a poco in questa fase così delicata perché dobbiamo sapere che l’ Unione sovietica non ha mai pagato per crimini commessi da Stalin nel trattamento riservato ai prigionieri di guerra nei campi sovietici nel secondo conflitto mondiale .

Infatti, durante il processo di Norimberga 1945/‘46  quando vennero sottoposti a giudizio i gerarchi nazisti, come molti giuristi , hanno evidenziato e ne cito uno in particolare Hans Kelsen , ci fu un vizio di fondo perché a porsi come giudice e sentenziatore c’era anche Stalin che invece avrebbe dovuto essere condannato per quanto commesso.In più proprio perché l’ Unione sovietica era un regime dittatoriale , all’ interno dell’ Onu le venne concesso il potere di veto ( ossia di impedire di deliberare )perché altrimenti si sarebbe trovata in minoranza rispetto alle democrazie occidentali.   Quindi la storia  non solo non ha punito a livello internazionale ma altresì assolto i crimini di guerra e ciò può essere un buon deterrente per andare avanti , in più si è  anche concesso un forte potere di condizionamento al governo sovietico. Inoltre la figura del presidente russo si è costruita in un duplice volto , tratto tipico dei dittatori che , da un lato  si presentano con una parvenza di legalità e di apertura internazionale ma poi sono avversi e ostacolano qualsiasi forma di libertà civile e addirittura minacciano utilizzo di armi nucleari. In sintesi che Putin fosse un dittatore o detto nel gergo russo autarca di una democrazia guidata sono anni che gli storici russi ne fanno menzione. Eppure l’ Occidente ha corteggiato e stretto accordi economici con lui nonostante i suoi disegni imperialistici non cogliendo la politica del doppio binario che è identitaria dei dittatori.

Possibili soluzioni Ora dobbiamo e possiamo appellarci solo alle istituzioni sovranazionali che abbiamo creato, da lì dobbiamo ripartire. Dall’ ONU (1945 ) che è nata con l’ intento di garantire e mantenere l’ equilibrio geopolitico a livello internazionale e la NATO o patto atlantico ( 1949) che prevede l’ entrata degli stati , non su loro richiesta ma solo a partire dai membri dell’ organizzazione,  purché  non vada a compromettere la sicurezza territoriale o di una zona, come si prefigurerebbe ora l’ entrata nella Nato di Finlandia e Svezia . Ergo le regole le abbiamo, vanno messe in atto , la diplomazia pure, pertanto solo il richiamo a quanto abbiamo vissuto e adottato alla conclusione dei due conflitti mondiali ci può portare ad una soluzione. Non servono atti di forza ma la diplomazia doveva e deve  tessere la tela risolutiva per potersi sedere ad un tavolo di trattative. L’ uomo deve  credere nella possibilità della pace e lottare in ogni modo  perché ciò avvenga.

La redazione di Avigliano News augura i migliori auguri di una serena e gioiosa Pasqua a tutti i suoi lettori

 

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