Quindici giorni fa il referendum costituzionale: dappertutto ha vinto il No. Il paese di Avigliano Umbro, non ha fatto eccezione. Nei 5 seggi dislocati su tutto il territorio, hanno prevalso i contrari alla riforma (https://www.aviglianonews.it/gli-aviglianesi-votano-no-al-referendum/). A circa due settimane dal voto, ecco le riflessioni di Luca Longhi, consigliere di maggioranza, nonché presidente del Circolo Pd di Avigliano Umbro e di Daniele Marcelli, capogruppo della minoranza in consiglio Comunale, ed esponente di Forza Italia.
Cominciamo dalle riflessioni di Luca Longhi:
A detta del segretario regionale del Pd, Giacomo Leonelli, non ci saranno ripercussioni in Umbria su questo voto, ma sicuramente c’è attesa per la direzione nazionale del partito: tutto può cambiare alle scelte di Renzi. Certo, c’è l’amarezza per la vittoria delle larghe intese perenni: sarà impossibile per chiunque avere una maggioranza assoluta in Senato, anche cambiando la legge elettorale. Purtroppo, parte della sinistra aderendo al no, ha certificato la vittoria dell’inciucio perenne. Il referendum, poi, lo hanno vinto Movimento Cinque Stelle e Lega Nord, che hanno giocato sullo sfascismo”.
Queste, invece, sono le parole di Daniele Marcelli:
A livello nazionale, come saprete, il voto ha avuto conseguenze sul Governo. Renzi infatti,vero perdente del referendum, si è dimesso e ha passato la “palla” nelle mani del Presidente della Repubblica. Mattarella quindi dopo le consultazioni, su indicazione del PD ha dato mandato di formare un governo all’ex ministro Gentiloni che si è subito adoperato per questo. La sua figura è rispettabilissima ma già la squadra di governo è imbarazzante: Il ministro Boschi promosso sottosegretario di Stato probabilmente su mandato di Renzi (che toglie strategicamente la faccia ma vuole continuare ad avere il controllo sul governo), la sindacalista Valeria Fedeli nominata responsabile dell’istruzione e Alfano agli esteri. Non è possibile continuare in questa direzione trascurando la volontà della maggioranza degli italiani. È necessario istituire un tavolo e scrivere tutti insieme una nuova legge elettorale destinata ad armonizzare la futura composizione delle due camere e a garantire una governabilità grazie ad un sistema proporzionale con premio alla coalizione. In primavera,con le nuove regole messe su carta, si dovranno indire finalmente nuove elezioni che speriamo daranno al nostro paese un governo che sappia interpretare veramente le esigenze di tutti gli italiani. Il centrodestra nel frattempo dovrà riorganizzarsi,articolare un programma e scegliere un leader che riporti credibilità a quest’area maggioritaria nel paese”.