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Seicento Vicis: successo oltre ogni aspettativa

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AVIGLIANO UMBRO – 9 marzo 2019 – Grande successo su tutti i fronti per la manifestazione pensata e abilmente realizzata da Paola Contili, che, con questa innovazione, ha saputo far rifiorire Avigliano durante il periodo carnevalesco,.

Spettacoli e rievocazioni La manifestazione, unica nel suo genere in tutta l’Umbria, quest’anno ha trovato il pieno della sua connotazione storica, esattamente come era stato immaginato fin dall’inizio. Grazie all’evento “Seicento Vicis-il secolo del risveglio” infatti Avigliano è diventato il teatro dell’Umbria, con le sue strade e le sue piazze che sono state animate da spettacoli, sfilate, danze, musiche e colori. La rievocazione storica, tenutasi il pomeriggio di domenica 24 febbraio, ha coinvolto anche i territori limitrofi, grazie alla collaborazione con l’Ente Rinascimento di Acquasparta, il Gruppo Tamburini di Torre Orsina, il Centro studi Danza L’Arabesque de L’Aquila, la Compagnia dell’Ariete di San Gemini e l’Arcus Tuder di Todi, rendendo Avigliano Umbro il luogo di ritrovo di persone da tutta l’Umbria e non solo. Anche lo spettacolo “Un giorno Di-vino”  ha ricevuto un grande successo, con risate ed applausi a scena aperta. Purtroppo, a causa del grave lutto che ha colpito Avigliano ed in particolare il rione Madonna delle Grazie il programma ha dovuto subire delle modifiche, con la Battaglia dei Rioni che, in rispetto di Aldo Moroni, non ha avuto luogo.

La ricetta dei Chicchirichella “L’Umbria manca di un suo dolce tipico carnevalesco per cui speriamo che i Chicchirichella possano diventarlo” queste le parole di Paola Contili nel corso della serata dedicata alla divulgazione della ricetta dei Chicchirichella (nella foto di seguito), tenutasi giovedì 28 febbraio presso il ristorante La Casareccia. Il dolce, che ricorda la forma del cappello di Chicchirichella, è stato realizzato per la prima volta nel 2015 dalla pasticceria Mancini Rita di Montecastrilli, e quest’anno si è deciso di divulgare a tutti la ricetta, affinché possa diventare un dolce realizzato da pasticceri e fornai ma anche da altre persone in tutta l’Umbria, e magari anche in altre regioni d’Italia. Nel corso della serata si è svolta anche una festa in maschera ed è stata premiata la maschera più creativa.

Il premio alla creatività Oliviero Piacenti Il concorso, rivolto agli alunni delle scuole di Avigliano Umbro, ha centrato lo scopo per cui è stato ideato, ovvero quello di stimolare la creatività dei più giovani, sull’esempio di Oliviero Piacenti. I ragazzi della scuola primaria in particolare hanno realizzato dei disegni delle Maschere Umbre della Commedia dell’Arte e le classi 5D e 5E hanno anche curato la stesura di un testo in forma di dialogo ispirato alle stesse. I ragazzi della 3D della scuola secondaria hanno invece realizzato dei disegni e la costruzione dei modelli per la realizzazione di Pippinaccio, il diavoletto tentatore del carnevale, proponendo un interessante studio sulle figure mitologiche rielaborate dalle loro menti creative. Tutti questi lavori sono stati messi in mostra nella Biblioteca Comunale da sabato 23 febbraio a martedì 5 marzo (martedì grasso). La commissione giudicatrice, rimasta sorpresa dalla bravura e dalla creatività degli autori in particolare ha deciso di premiare i prototipi, che sono stati quindi tutti dati alle fiamme durante la manifestazione di chiusura del carnevale, riscontrando grande soddisfazione da parte dei ragazzi.

Grande soddisfazione per Paola Contili, ideatrice e realizzatrice della manifestazione, creata per dar corpo ad un carnevale storico, al fine di dare sempre più un segno di unicità al Trionfo del Carnevale di Avigliano. Come sottolineato più volte dalla stessa infatti l’evento Seicento Vicis non sarà mai fatto in un altro periodo dell’anno in quanto, essendo una rievocazione storica, non avrebbe senso se non realizzata durante il periodo del carnevale. Queste le sue parole: “Sono rimasta veramente soddisfatta dalla partecipazione della popolazione e dagli elogi ricevuti, considerando che quest’anno era l’anno zero della rievocazione storica. Essenziale è stato il grande lavoro svolto dall’intera associazione il Laboratorio del Paesaggio di cui faccio parte ricoprendo il ruolo di direttore artistico. Sono grata in particolare al presidente dell’associazione, Paola Venturi, da cui ho sempre ricevuto un supporto ed un valido aiuto. Fondamentale è stato poi l’apporto dell’Ente Rinascimento di Acquasparta e del Centro Studi Danza L’Abaresque de L’Aquila, senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare questo sogno. Tutti i collaboratori comunque sono stati eccezionali, vere e proprie eccellenze nel campo della musica, del ballo e delle rievocazioni storiche. Un grazie immenso va ad Isabella Sensini che si è occupata della vestizione dei costumanti, ad Onelia Stefanelli, per l’immenso lavoro di cucitura ed adattamento degli abiti svolto, al gruppo Sperimental Theater e alle Maschere Umbre che, come mi aspettavo, hanno ottenuto un grandissimo successo.

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