Sotto le stelle la sagra dell’anatra di Montecastrilli Quando il calcio si unisce alla gastronomia
Era il lontano 1995 quando la ormai scomparsa A.S. Montecastrilli decise di scommettere sull’organizzazione di una nuova manifestazione che andasse sia a promuovere le attività della società sportiva sia a valorizzare un prodotto locale quale l’anatra. Con la fusione fra l’A.S. Montecastrilli e la S.S. Acquasparta nel 1998, nacque appunto la Polisportiva Dilettantistica A.M. ’98, trasformatasi poi in A.M.C. ’98 nel 2013, dopo che anche l’A.S. Nuova Casteltodino decise di aderire al progetto calcistico. Sebbene sia cambiato più volte il nome della società organizzatrice, la sostanza dell’evento è rimasta quasi inalterata nel tempo; e dalle poche decine di persone della prima sera del 1995 si è passati ad un manifestazione conosciuta in tutto il comprensorio ternano e non solo.
Per farci raccontare un po’ la storia di questa a manifestazione abbiamo contattato Walter Parisse (nella foto ), attuale presidente della Polisportiva Dilettantistica A.M.C. ’98.
Allora Walter, come è nata l’idea nel 1995 di unire il calcio alla gastronomia?
<<L’idea è nata nella redazione del giornalino dell’A.S. Montecastrilli (società creata negli anni ’60), sostanzialmente per trovare dei fondi. Un gruppo di persone della società ha portato avanti la volontà di fare una manifestazione di questo tipo per trovare i soldi necessari ad avviare l’inizio di un discorso calcistico più organico, riguardante soprattutto la creazione di un settore giovanile, dato che la prima squadra sopravviveva abbastanza bene con le risorse economiche già disponibili. Si è pensato poi a questa idea perché già in altre realtà c’era questo abbinamento fra società sportive e taverna. Fra gli ideatori presenti in quella redazione vorrei ricordare: Stefano Bianconi, Sergio Bini, Mario Carsili (presidente della società dal 1976 al 1995), Mario Cecconi, Vittorio Saverio Mancini, Stefano Moroni, Monica Papa, oltre a me, che ho assunto la carica di Presidente nel 1996.>>
Perché proprio l’anatra?
<<Perché, svolgendosi la sagra nel mese di agosto, si è voluta rievocare l’usanza dei vecchi contadini durante la mietitura, i quali si portavano presso il campo dei pranzi a base di anatra, portandola già cotta arrosto assieme alle patate e consumandola dopo il lavoro di trebbiatura. Il principale motivo è questo. Guardandoci attorno abbiamo poi visto che gli animali presenti nelle altre realtà gastronomiche erano il cinghiale, il maiale ed era invece assente l’anatra. Possiamo dire di esser stati i primi a presentarla come piatto principale di una festa all’interno del nostro comprensorio. Il piatto di punta è l’anatra arrosto con le patate e di conseguenza seguono le pappardelle al sugo d’anatra. Rispecchiamo poi molto la tipicità del territorio, utilizzando l’anatra in tutti i piatti, dall’antipasto ai secondi. Puntiamo tutto lei. Le anatre ed i loro derivati da noi utilizzati provengono da Pavia, non essendovi qui degli allevamenti che possano sostenere le nostre richieste dal punto di vista quantitativo. Tutto il resto è a “chilometro 0”, proveniente quindi dal territorio.>>
Cosa puoi raccontarci dell’iniziativa Rock & Duck? Quali sono gli obiettivi generali della manifestazione?
<<Rock & Duck (giunto alla VII edizione) è nato con l’obiettivo di avvicinare i giovani a questa festa. La festa, sebbene sia organizzata da una società sportiva, è divenuta “del paese”, poiché crea anche un grosso movimento economico. È un po’ la festa del paese e nell’ambito di essa vi sono oltre 200 collaboratori. Si è pensato allora di dare spazio ai giovani con la volontà degli stessi di creare questo evento. Quest’anno vi è stato poi un suo potenziamento con l’invito di gruppi giovani di grosso nome. È un investimento che la Sagra dell’anatra fa sui ragazzi. L’obiettivo generale della festa, al di là di quello economico, è quello di aggregare tante persone del paese per una quindicina di giorni. Portare poi tanta gente ad uscire di casa per venire a Montecastrilli e per far loro scoprire le tante bellezze culinarie e paesaggistiche dei nostri territori. Vogliamo dare un grande visibilità ad essi, per mostrare poi quello che facciamo e, soprattutto, quello che siamo. Collaboriamo inoltre con la Pro Loco Montecastrilli e con Agricollina per la Sagra Della Chianina nel mese di Aprile, la quale si svolge presso i nostri impianti.>>
In conclusione, come accogliete il cliente e cosa volete lasciargli al termine della sua presenza?
<<Noi vogliamo che le persone entrino vedendo tutta quella “marea” di gente che viene a trovarci. Dopo un primo momento di comprensibile confusione desideriamo che i nostri clienti stiano bene e che vengano serviti bene, con dei cibi di qualità e con porzioni sostanziose. Non vogliamo assolutamente che alcuno dica che sia stato male. Al termine della cena il cliente deve dire: ‘Ho mangiato bene, sono stato servito egregiamente e le porzioni erano abbondanti!’. Vogliamo questo, quindi la totale soddisfazione del cliente. E rimarremmo ancor più contenti se, dopo aver mangiato, i visitatori si fermassero da noi per un caffè, per ballare o per ascoltare la musica di Rock & duck.>>
L’anatra è dunque la regina di questa manifestazione ed è degustabile appunto a partire dagli antipasti, dove potrete trovare il patè, il salame e lo speck d’anatra, passando per i primi, dove vi sono le pappardelle al sugo d’anatra, ed arrivando infine ai secondi, ove troverete l’anatra arrosto accompagnata dalle patate e l’anatra alla casareccia, una ricetta per i palati più fini: si tratta infatti di anatra cotta in padella con odori e sugo di pomodoro servita con due fette di polenta. Immancabile poi la torta al testo, un cardine della cucina umbra. Da non dimenticare poi i picchiarelli all’arrabbiata, con un sugo forte e deciso stupendamente realizzato dalle donne della cucina.
Dopo avervi descritto cosa potrete trovare alla XXIII Edizione di Sotto le Stelle di Montecastrilli, non mi resta che dirvi che anche Er Sagra sarà presente a questa manifestazione e che è quindi obbligatorio venirlo a trovare!
Nella foto sotto, due dei volontari che partecipano attivamente alla sagra: Luca Pettorossi e Lanfranco Bernardi