DUNAROBBA – Non sembra per niente tranquilla la situazione allo stabilimento ‘Fbm’ di Dunarobba. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, hanno emanato questo comunicato, preannunciando lo stato di agitazione, a partire dalla giornata di ieri.
Il comunicato sindacale “Le scriventi organizzazioni sindacali territoriali, negli incontri avuti con la proprietà della FBM (Fornaci Briziarelli Marsciano) il 5 ottobre e il 14 novembre 2017, alla presenza della Rsu aziendale, hanno dettagliatamente esposto tutto il malessere ed il disagio che ad oggi serpeggia tra i lavoratori dello stesso stabilimento FBM di Dunarobba, in provincia di Terni.
Abbiamo chiesto alla proprietà, dopo la grande manifestazione di maturità ed attaccamento all’azienda data dai lavoratori nel condividere un durissimo percorso di ristrutturazione aziendale, un segnale positivo consistente nell’innalzamento della percentuale del part-time oggi presente in azienda (fermo al 50%), almeno fino alla soglia minima necessaria alla maturazione di tutti gli istituti. La risposta è stata no.
Abbiamo chiesto l’abolizione dell’orario di lavoro attualmente applicato in azienda, cioè 6,40 ore al giorno su 6 giorni che, come dimostrato dalla turnazione esposta, genera spesso un eccessivo prolungamento della presenza sul posto di lavoro, scarsi livelli di recupero psico-fisico, annientamento dei tempi di vita, grave disagio familiare. Abbiamo proposto alla proprietà uno schema di turnazione che tenesse insieme le necessità dei lavoratori e quelle aziendali. La risposta è stata no.
Abbiamo chiesto di alleggerire la condizione lavorativa di chi oggi opera nella doppia di veste di operatore di produzione/manutentore, soggetti a cui l’azienda impone ritmi insostenibili. La risposta è stata no.
Abbiamo chiesto di aumentare le presenze per turno, preoccupati dell’isolamento in cui spesso operano i singoli soggetti, spesso invisibili al collega più vicino. La risposta è stata no.
Abbiamo sempre ricercato un livello di relazioni sindacali “alto”, facendoci carico anche di grandi responsabilità, mai sconfinando nel populismo e nella demagogia, pertanto questo atteggiamento di totale chiusura da parte della proprietà ci stupisce ed amareggia, soprattutto perché non si coglie l’occasione per costruire un piccolo tratto della lunga strada verso la ripresa economica che non può non attraversare il terreno del miglioramento delle condizioni economiche dei lavoratori e delle loro famiglie.
Alla luce di quanto sopra esposto, le organizzazioni sindacali territoriali Fillea Cgil, Filca Cisl Feneal Uil, su mandato dei lavoratori ottenuto con votazione nell’assemblea di fabbrica del 21 novembre scorso, dichiarano aperto, a partire da lunedì 4 dicembre, lo stato di agitazione presso lo stabilimento Fbm di Dunarobba, riservandosi di attuare, senza ulteriore preavviso, tutte le forme di lotta necessarie”
Cigl, Csl e Uil
Nella speranza che la situazione possa cambiare in positivo a breve, vi terremo aggiornati sugli eventuali sviluppi della vicenda