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Unitre, in primo piano le colture medievali con la lezione del professor Serangeli

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AVIGLIANO UMBRO – 11 febbraio 2018. Facciamo il punto sulle lezioni dell’Unitre di Avigliano: incontri e dibattiti che si svolgono nella biblioteca comunale di Avigliano, coinvolgendo sempre più persone.

Nell’ultimo incontro dell’Unitre si è parlato di… “Mondo vegetale nel Medioevo” La lezione, tenuta dal Professor Agostino Serangeli, si è incentrata sulle colture e su come veniva condotta l’agricoltura in questi mille anni di storia.”C’erano, spiega Serangeli,  luoghi incolti ( i boschi) e coltivati,  come i campi e gli orti. I boschi rappresentavano una risorsa importante per il funzionamento della vita quotidiana: da essi le popolazioni ne traevano prodotti per il riscaldamento, l’edilizia, l’allevamento e l’alimentazione.  Nell’Alto Medioevo il bosco era gestito e salvaguardato da funzionari preposti a tutelarlo e a controllarne lo sfruttamento, e poteva essere utilizzato da singole persone, ma anche da comunità rurali a cui erano permessi  importanti diritti d’uso.  Proprio da questo ‘utilizzo comune hanno origine le comunanze agrarie e i domini collettivi. In questo periodo, –continua il professore -le operazioni agricole, le scelte economiche, il calendario dei lavori, erano stabiliti collettivamente.  Le attività di aratura, mietitura e sfalcio, invece, erano svolte in maniera coordinata.: le case contadine erano raggruppate in agglomerati più o meno compatti. Quella ‘altomedievale’ era un’economia di sussistenza, dove l’unico obiettivo era produrre quanto occorreva al sostentamento della comunità.”

Le ricchezze del bosco: Il Castagno “Per la resistere all’umidità, il legno del castagno veniva molto utilizzato in edilizia, con l’intento di costruire condutture per l’acqua, e le parti esterne degli edifici. Inoltre si realizzavano pali per vigne, pergolati, siepi, oppure recipienti e barili dove conservare il vino, oltre alle imbarcazioni.  In molte zone del territorio, la pianta del legno alimentava un piccolo artigianato locale per la produzione di carrette, pali, manici, bigonce, barili, e tini.

Curiosità  “Completamente prive di glutine – ha spiegato Serangeli – le castagne sono un alimento estremamente digeribile e ideale per chi ha problemi di intolleranza alimentare; un pane particolarmente dolce e dall’aroma inconfondibile,  quello alle castagne, è caldamente consigliato come ‘accompagnamento’ di formaggi e affettati. Quindi, un ottimo prodotto che può essere servito per occasioni come aperitivi e ricevimenti, ma anche come colazione al mattino, inzuppato nel latte o cappuccino, il pane alle castagne è una prelibata pietanza che piace e stupisce sempre.

Dal bosco, al campo e all’orto “Mentre ci avviamo nel Basso medioevo – ha poi affermato il Professore-  acquista sempre maggiore importanza l’aperta campagna, una zona che molti documenti medievali definiscono semplicemente campo. I prodotti di queste zone erano principalmente i cereali (grano, avena, riso, orzo, farro e altri) insieme ai quali si seminavano vari legumi fra cui la fava, i fagioli, i ceci, le cicerchie, la veccia e i piselli.  Per diminuire il rischio legato alla siccità e per evitare l’impoverimento dei terreni si ricorse a partire, più o meno, dall’XI secolo ad una pratica agricola che fu anch’essa un’’’invenzione’’ medievale, ovvero la rotazione triennale delle colture.  Il terreno veniva diviso in tre parti: in una si piantavano i cereali, in un’altra i legumi, mentre la terza veniva, invece, lasciata a maggese (cioè a riposo). L’orto era di norma recintato ed era adeguatamente vangato e concimato, tanto che la sua redditività era simile a quella che siamo in grado di ottenere ai nostri giorni; a differenza di altre superfici il terreno dell’orto non si riposava mai”.

L’uso delle piante medicinali Prima di concludere, il professor Serangeli  ‘ha illustrato un’altra importante curiosità, ovvero quella dell’utilizzo delle piante medicinali. In un mondo che poteva affidarsi solo al provvidenziale soccorso della natura per curare le malattie, grande importanza avevano le piante ed erbe medicinali: soprattutto nei conventi e nei monasteri,  per l’orto medicinale era riservato uno spazio apposito ed era anche oggetto di cure particolari’.

Prossimi appuntamenti L’incontro di martedì prossimo, il 13 febbraio, sarà completamente dedicato al Carnevale. Non ci saranno argomenti da trattare ma solo una sana abbuffata di frappe!Il 20 febbraio, invece, ci sarà un convegno su “Gaudì”, con la presenza dell’architetto Paola Venturi. Un importante occasione da ricordare è quella di domenica 25 febbraio, quando l’Unitre di Avigliano Umbro accoglierà i ‘fratelli’ di Montecastello di Vibio; i partecipanti a questa giornata di “gemellaggio”, visiteranno la Foresta Fossile, la Chiesa di Avigliano Umbro, e Palazzo Vici per poi concludere la giornata con un pranzo all’Oratorio di Avigliano.

(si ringrazia per la collaborazione Eleonora Piacenti)

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