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Uno spettacolo e una mostra a Narni

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NARNI – 24 marzo – Parte dal teatro comunale Manini, martedì 28 marzo, alle 21 la tournèe umbra di Cantico, lo spettacolo di e con Giulia Zeetti, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con l’associazione culturale Gli Instabili e con il Patrocinio della Basilica Papale e Sacro Convento di S. Francesco in Assisi. Tratto dal romanzo di Aldo Nove “Tutta la luce del mondo”,  biografia romanzata di San Francesco vista attraverso gli occhi del nipote bambino del Santo di Assisi, lo spettacolo è nato da un’idea di Giulia Zeetti che cura anche la regia e sarà in scena accanto ai musicisti Francesca Breschi, cantante, compositrice e insegnante, dedita da anni allo studio e all’esecuzione della musica popolare, e Peppe Frana, concertista, solista e insegnante, studioso ed esecutore di musica medievale. “A partire dal romanzo di Aldo Nove di cui abbiamo mantenuto la trama e conservato alcuni passi – spiega la Zeetti – si aggiungono dei frammenti dalle Fonti Francescane, in cui possiamo percepire la forte personalità di Francesco, e la sua visione di amore onnicomprensivo di tutte le cose. Questa storia la raccontiamo con la musica attraverso brani tratti dalla tradizione gregoriana e dai Laudari, in originale e rivisitati. Musica e canto come racconto, come voce che narra e che tocca il cuore e le orecchie di un bambino. Il bambino Piccardo, nipote di Francesco che si mette alla ricerca di questo suo strano zio, santo e matto.”

Da domenica al 17 aprile mostra Glee Smith a Palazzo Eroli / NARNI – 24 marzo – Sarà inaugurata domenica prossima alle 18, alla sala Masucci del Museo di Palazzo Eroli, la mostra personale “Riflessioni” dell’artista Patricia Glee Smith. L’evento, rientrante nelle celebrazioni per la Giornata Internazionale della Donna, e promosso dall’assessorato alla cultura in collaborazione con l’associaizone MinervaArte, porta a Narni una delle più importanti artiste della quotidianità. Patricia Glee Smith è infatti una nota artista statunitense, originaria dell’Illinois, che vive ed opera, da molti anni in Umbria. Ha esposto in musei e gallerie di tutto il mondo, da Roma (partecipando alla Quadriennale) al Kunsthaus di Vienna, dal Pratt Institute di New York alla Zamana Gallery di Londra. Patricia Glee Smith si ispira alla quotidianità. Afferma di interessarsi ai singoli momenti e frammenti della vita e al loro aspetto eterno, alla bellezza inaspettata, all’imperfezione. È affascinata dall’idea dell’interconnessione fra tutte le cose. Isola i singoli oggetti dal loro contesto, li rimarca, li amplifica, li rende monumentali. Dice di non lavorare mai a più opere contemporaneamente. Dipinge a olio, ad acrilico, a tempera all’uovo su tela di lino o su legno. Usa spesso velature. Le forme e le cromie emergono poco a poco, quasi indipendentemente. Le opere della Glee Smith hanno ispirato brani musicali, del compositore Jambon Gris LaChasse, nome d’arte ironico di Graham Hunt, un compositore post-moderno neoclassico di musica da camera che si è spesso ispirato alle bellezze artistiche e naturali del territorio umbro. La mostra resterà aperta fino al 17 aprile

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